Giorgio Gorgone era l’ex della partita. Il tecnico della Lucchese lascia l’Adriatico scuro in volto: “Il Pescara ha fatto bene nel primo tempo, noi meglio nella rirpesa. Loro hanno capitalizzato quel gol, potevamo essere più bravi su Merola. Nella partita vanno messe altre cose perché siamo vicini alle zone basse della classifica e non in quelle alte. Servono altre prestazioni per dare una sterzata”.

Dopo un buon avvio, i toscani sono crollati alla distanza: “Non saprei spiegare il perché, abbiamo avuto l’occasione clamorosa con Disanto, poi siamo andati in difficoltà, ci siamo intimoriti e non so di cosa. Così diventa difficile contro una squadra forte come il Pescara. A volte usciamo dalla partita e non possiamo permettercelo. Quel palo di Magnaghi, poteva cambiare tutto. Ma se non fai gol…”.

Ha trovato un Pescara diverso dal solito: “Ho visto la solita voglia di andare in avanti, ma con più accortezza dietro. Se avessimo pareggiato, avreste detto che erano stati rinunciatari…”.

La Lucchese sembra avere ottimi principi, ma un carattere altalenante: “Dopo i primi dieci minuti abbiamo perso sicurezze, siamo diventati passivi, fatto errori e dato fiducia agli avversari. Nel secondo la squadra è tornata a fare una partita discreta, ma il gol non fatto da Magnaghi ci ha puniti… dobbiamo guardare con attenzione le nostre spalle. Sono preoccupato per la classifica, fiducioso per altri aspetti. Ora pensiamo al Padova e alla Coppa Italia e archiviamo questa gara”.