Il ds del Pescara Daniele Delli Carri in sala stampa per fare il punto sul mercato e sulla squadra. “Abbiamo fatto buona partita -ha detto – . Vincere aiuta a vincere, dopo una partita sporca come ad Arezzo, in cui ci siamo difesi bene nel finale, abbiamo giocato con fiducia per tornare a vincere davanti ai tifosi. Era importante fare una buona prestazione. Cosa mi è piaciuto? L’atteggiamento, la cosa più importante da cui derivano i risultati. La squadra ha un enorme potenziale che non ha ancora espresso, anche per una questione di maturità: siamo giovani e dobbiamo crescere scalando posizioni di classifica. Dobbiamo fare sempre meglio, i mezzi la squadra li ha”.
Cuppone fuori dal mercato: “Vuole rimanere con noi e rimarrà con noi, sicuramente. Non uscirà nessuno a quattro giorni dalla fine: chi voleva i nostri, poteva farlo prima. Oggi non vendiamo, mercato chiuso per Cuppone”.
In entrata cosa si muove? “Ancora nulla, la strategia la stiamo seguendo, non vogliamo solo riempire. Vogliamo trovare qualcosa per migliorare, altrimenti restiamo così, con doppi ruoli. Sasanelli e Meazzi? Situazione in stand by. Fumagalli? L’avevo seguito, sapevo che prima o poi avrebbe segnato tanti gol. Non c’è stato verso di portarlo a casa lo scorso settembre. Prendere un attaccante come Spalluto, Cernigoi o Fabrizi? Idee legate alla possibile partenza di uno dei nostri attaccanti. Ma nessuno andrà via, quindi…”.
I colpi alla Rafia e Merola li tiene ben nascosti? “L’anno scorso sono arrivati nomi che ci hanno migliorato, non capita tutti gli anni a gennaio. Credo che non arriverà nessuno in questo momento perché prendiamo solo per migliorare. Potremmo restare anche così in avanti, con due attaccanti, non è rischioso chiudere con due punte centrali”.
Blanco del Como primo obiettivo? “Era un nome per migliorare, ma non va via da Como. Battistella e Abiuso? Ci abbiamo provato sempre, ma sapevamo che non sarebbero usciti dal Modena. Anche il Cittadella dice no per Mastrantonio. Ne ho cercati tanti, ma serve volontà di società e calciatori”.