Trapani Pescara – È festa grande. Biancazzurri in serie A. Giocatori, staff, società, tifosi e la città uniti un unico AbbrAccio.
Il Pescara torna in serie A. A Trapani si è consumato l’ultimo atto della stagione (1-1 il finale) con i biancazzurri che raggiungono Cagliari e Crotone nell’elite del calcio italiano. Giusto così. Il Pescara, non ce ne voglia nessuno, è la squadra che ha giocato il calcio più bello fatto di qualità e di intelligenza tattica applicata al talento dei giocatori. Una società da 10, esempio di competenze, organizzazione e management; un allenatore giovane, valido e che ha saputo sposare da subito la filosofia della sua Pescara: giocare un bel calcio ed essere vincenti.
E poi i tifosi. Semplicemente perfetti. Che sofferenza all’inizio. Il Trapani parte fortissimo e l’assetto con Coronado da mezzala con Citro e Pektovic sorprende il Pescara che subisce il gol di Citro e non riesce a proporre il solito calcio. Ma dalla mezz’ora tutto cambia. Super Nicolas evita il pari su Lapadula e Verre, Maresca non vede un tocco di mano in area e il primo tempo termina 1-0. Il Pescara però ha preso le misure al Trapani e una magia di Verre nel secondo tempo regala il pari. arcobaleno colorato da 30′ che termina in fondo alla rete con Nicolas lontano dalla porta. È il marche ball concretizzato. Scognamiglio da ultimo uomo ferma Lapadula: rosso diretto e Trapani in 10. Siciliani nervosi ma il campionato ha scritto la sua storia. Con Cagliari e Crotone nell’elite del calcio italiano va il Pescara. E con grande merito.
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