Tutto pronto a Pescara per la giornata-evento dal tema ‘Connettere l’Adriatico. Le Reti TEN-T: dal progetto politico all’attuazione’, in programma oggi pomeriggio a partire dalle 16 all’Aurum.
Esperti a confronto sull’importanza strategico-imprenditoriale di connettere sempre più le due sponde dell’Adriatico e regioni italiane che su quel mare si affacciano: questo il filo conduttore di un dibattito alla presenza di molti esperti nazionali ed ospiti di rilievo europeo. Alla iniziativa, proposta dal Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, è prevista la partecipazione di autorità nazionali ed europee, delle massime personalità della Macroregione Adriatico-Ionica, di Europarlamentari e dei soggetti attuatori della trasportistica e delle infrastrutture. Tra gli ospiti attesi a Pescara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli affari europei nonchè coordinatore della Cabina di Regia sulla Strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, Sandro Gozi: con lui il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro. Si tratterà di un primo, importante incontro che si tiene dopo il voto favorevole del Parlamento Europeo all’emendamento di Ivan Jakovcic: emendamento che contiene lo specifico riferimento al completamento del Corridoio Baltico-Adriatico includendo l’estensione dell’intera dorsale adriatico-ionica all’allungamento nord-sud del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, nonché ad una migliore connessione tra la penisola Iberica, l’Italia centrale e i Balcani occidentali. Al termine dei lavori, D’Alfonso ha proposto la sottoscrizione di un ‘Patto per la connettività dell’Adriatico’ che impegnerà le Regioni e gli altri Enti coinvolti a sviluppare congiuntamente interventi sull’area adriatico-ionica.
Per il Governatore d’Abruzzo D’Alfonso va studiato un dossier della difesa del mare blu anche con l’altra sponda dell’Adriatico.
D’Alfonso afferma ” Riprendiamo l’iniziativa, anche con loro, per aumentare la difesa del mare blu oltre le 12 miglia e anche per risolvere la questione delle isole Tremiti perché uno dei pilastri della strategia è la difesa del mare blu “Non è una questione di convegni che si fanno con biscotti bagnati di rhum come si è fatto per tanti anni qui ci sta l’approdo concreto, non ci sono le invisibili consulenze di Kpmg, ma ci sono i risultati concreti che producono aumenti, potenziamenti, infrastrutturali”.
Il servizio del Tg8:
height=315Aggiornamento delle ore 19.30:
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Gozi,a margine del convegno ‘Connettere l’Adriatico’, sull’attacco del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, al premier Matteo Renzi ha detto ” non abbiamo mai vilipeso la Commissione e non abbiamo mai inteso offendere nessuno.E’ il tempo di affrontare senza perdere tempo i problemi che l’Unione Europea deve risolvere in questo momento. Quindi abbiamo sempre un atteggiamento costruttivo per cambiare l’Europa perche’ l’Europa ha bisogno di cambiamento e non abbiamo alcuna intenzione di offendere nessuno”. Sulla Macroregione Adriatico ionica ha detto: “la macroregione Adriatico-Ionica è il secondo stato membro, solo la Germania è più grande.Ci siamo riusciti – ha aggiunto – perché abbiamo messo sul tavolo tutto il potenziale di questa regione in chiave europea. Ora dobbiamo essere all’altezza delle nostre responsabilità. C’è l’Europa che moltiplica opportunità, per le infrastrutture, per l’ambiente, per il turismo sostenibile. I buoni progetti e l’impegno politico attirano i finanziamenti: su questo abbiamo dovuto lavorare molto all’inizio perché era molto difficile muovere i responsabili e convincerli dell’importanza di questa strategia”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha affermato che “se il Mezzogiorno non arriva galoppando l’Italia non ce la farà. C’è chi crede, anche dalle mie parti, che con meno Sud ci sarà più Nord, ma in realtà con meno Sud ci sarà anche meno Nord.Abbiamo due strade parallele che si devono incrociare: il progetto in sé e il ruolo delle Regioni. Noi abbiamo l’occasione e l’opportunità di provare, insieme al Paese e in Europa, ad alzare la voce. Quindi questi due parametri, oggi, per un Paese che torna ad avere voce in capitolo, io credo che, a partire dal piano Juncker, il quale va corretto e ridefinito, questa sia un’occasione per far arrivare qui investimenti collegati al progetto della Macroegione Adriatico-Ionica e a questo progetto”.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha criticato il permesso di prospezione alle isole Tremiti rilasciato il 22 dicembre dal Governo -tremiti che secondo il Governatore sono pugliesi e anche abruzzesi e dell’intera umanità.
Così Emiliano : “se la potevano anche risparmiare. In un momento in cui stiamo cercando di ritrovare l’intesa tra un governo del Pd e nove Regioni del Pd, un po’ di prudenza non sarebbe male. L’eventuale revoca del decreto di ricerca sulle Tremiti sarebbe un bel gesto, che secondo noi aiuta. Per ora il Ministero dello Sviluppo economico si difende dicendo che quelli erano i tempi della procedura e non potevano fare diversamente.Per quanto riguarda la procedura per evitare il referendum , il Governo l’ha realizzata in modo autonomo, senza un accordo e senza una dichiarazione politica. Abbiamo capito che il Governo voleva evitare il referendum ed ha fatto un decreto. Devo dire che per come è andata adesso in Cassazione, lo si poteva forse fare un po’ meglio. Su tre quesiti l’emendamento ha accolto la volontà referendaria, su uno certamente no: quello della durata delle concessioni – ha concluso il governatore pugliese -. Poi ce ne sono due per cui il Governo, anziché accogliere la volontà referendaria, è andato in senso opposto e quindi ha determinato, secondo il costituzionalista che ci sta seguendo e anche secondo me, una teorica possibilità di conflitto di attribuzioni”.
Conclusione con la firma del ‘Patto per la connettività dell’Adriatico’
Si tratta di un documento che impegna le Regioni e gli altri enti coinvolti a realizzare insieme interventi sull’area adriatico-ionica nell’ottica della Macroregione. Lo hanno siglato le Regioni Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia insieme alla presidenza del Consiglio dei ministri e Rfi, Il Patto prevede l’aumento della ricettività dei porti, della loro connessione con l’entroterra e dell’integrazione del trasporto marittimo con quello ferroviario e stradale, lo sviluppo delle autostrade del Mare, l’eliminazione delle strozzature dell’asse ferroviario adriatico, la competitività del trasporto ferroviario merci, l’ampliamento delle connessioni con l’est Europa e la riduzione dell’impatto ambientale.
Presente per le Marche l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti il quale ha detto che “dopo l’emendamento approvato lo scorso ottobre dal Parlamento europeo sulla strategia dell’Unione europea per la Macroregione adriatico-ionica, dove si prevede, tra l’altro, l’estensione dei Corridoi infrastrutturali europei ai territori della dorsale adriatica italiana, passiamo ai fatti . Le Marche hanno profuso anni di lavoro nella costruzione della strategia macroregionale adriatico ionica e firmiamo quindi conviti questo Patto per il potenziamento delle reti di trasporto in questo contesto. L’accordo prevede partenariati pubblico-privati e rapporti di collaborazione costruttiva con i territori vicini, per lo sviluppo della Rete Transeuropea dei Trasporti”.