Anche Rita Bernardini, candidata a garante per i diritti dei detenuti in Abruzzo è in sciopero della fame con Marco Pannella per sollecitare il parlamento ad eleggere i giudici della Corte Costituzionale.
Il digiuno di oltre 30 dirigenti e militanti radicali è iniziato alla mezzanotte scorsa. Con la protesta non-violenta si chiede che il Parlamento elegga i giudici della Corte Costituzionale, a rischio paralisi: i membri necessari a completare il plenum, infatti, mancano dal 2014, come non ha mancato di far notare il presidente Mattarella, compromettendo le capacità decisionali della Corte.
“Una situazione analoga a quella del Garante dei detenuti in Abruzzo” -spiega il segretario regionale di Aministia giustizia e libertà Vincenzo Di Nanna-“figura istituita dalla legge regionale tre anni e mezzo fa e tuttora vacante nonostante la drammatica condizione delle carceri abruzzesi. Vogliamo mandare un messaggio di dialogo e di apertura anche ai consiglieri della Regione Abruzzo: chi si oppone alla candidatura di Rita Bernardini Garante dei detenuti non avendo un’alternativa concorrenziale di fatto non aiuta l’applicazione della legge, che è esattamente ciò di cui gli abruzzesi hanno bisogno”.