Inceneritore in Abruzzo. Il ministro Gian Luca Galletti apre uno spiraglio: “Le regioni restano libere”
A Città Sant’Angelo, a margine di una manifestazione referendaria per il SI, interessante apertura del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha precisato gli aspetti interpretativi del decreto sugli inceneritori, che prevede la realizzazione di uno di essi in Abruzzo. La nostra regione, come noto, non ha una eccedenza di rifiuti tale da giustificare la realizzazione di un impianto. Pertanto abbiamo chiesto al ministro se, realizzando l’inceneritore, arriveranno rifiuti da altre regioni. Questa la risposta di Galletti ai microfoni del Tg8:
“No. Il piano rifiuti dice solo quale è la necessità per ciascun territorio per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti. Resta nella disponibilità dei singoli enti locali e delle Regioni decidere diversamente. L’Abruzzo è contrario? A me interessa solo che termini la prassi di inviare rifiuti in discarica o fuori regione”.
Immediato il commento del Sottosegretario regionale con delega all’ambiente Mario Mazzocca.
“Le dichiarazioni di Galletti alla vostra emittente confermano che siamo ancora in una fase interpretativa del decreto, con diversi punti ancora da approfondire, tra cui proprio la facoltà che il ministro sembra accordare alle Regioni, concedendo un margine per evitare l’incenerimento. Soprattutto mi pare esplicito il riferimento alle Regioni come l’Abruzzo che -nel frattempo- stanno recuperando l’inerzia. Già la direttiva che ci siamo dati per favorire l’economia circolare dei rifiuti ha contribuito negli ultimi 2 anni ad abbassare la quota di indifferenziato portandola vicino alla soglia di legge. Ma entro la fine dell’anno” -aggiunge Mazzocca”- quasi certamente saremo al di sotto di essa, anche perché il procedimento del piano di gestione (pubblicato sul sito della Regione) sta volgendo al termine. Martedì 18 è convocato l’ultimo tavolo di concertazione a cui hanno già partecipato anche alcuni consiglieri regionali (ad esempio Mauro Febbo Presidente della commissione di vigilanza) dai quali abbiamo ricevuto utili suggerimenti. Subito dopo si procederà con la VAS. Entro fine anno andremo in Consiglio regionale. L’Abruzzo insomma” -conclude Mazzocca- “farà di tutto per corrispondere ai criteri ribaditi dal ministero, e non avrà necessità di un inceneritore”.