Croazia No Triv? Nota ufficiale del Governo di Zagabria: “Solo una tregua”. Deciderà dopo le elezioni?
Il ministero degli Esteri della Croazia croato ha smentito oggi in una nota ufficiale di aver rinunciato o sospeso i progetti di ricerca di petrolio e di gas nel Mare Adriatico.
“La stampa italiana ha interpretato male le dichiarazioni ad Ortona del delegato dell’ambasciata croata in Italia, Ilija Zelalic sui piani di sfruttamento e ricerca di gas e petrolio nell’Adriatico – si afferma nella nota. Il ministero ha ribadito che “come già comunicato ufficialmente dai rappresentanti del governo, la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi in Adriatico non è sospesa, ma è stata solamente, per ora, rinviata la firma dei contratti per le concessioni”.
Il concorso per l’assegnazione dei campi petroliferi si era concluso a gennaio. Ma a luglio la Marathon Oil americana e la OMV, che avevano ottenuto la maggior parte dei campi, hanno riferito di aver rinunciato alla concessione, spiegando che potrebbero emergere problemi e controversie “a causa dell’irrisolta disputa sul confine marittimo tra la Croazia e il Montenegro”. La stampa ha suggerito che forse la vera ragione è il forte calo del prezzo del petrolio, oppure valutazioni secondo cui nella parte orientale dell’Adriatico non ci sarebbero risorse ingenti. Il governo croato ha poi annunciato che la decisione definitiva e la firma dei contratti con gli altri concessionari, tra cui anche l’italiana Eni, sarà rinviata a dopo le elezioni, in programma l’8 novembre. Forse si è voluto evitare che la questione diventi uno dei principali punti di scontro nella campagna elettorale.