Metanodotto Snam, appello trasversale

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Metanodotto Snam, appello trasversale a Matteo Renzi. Il documento l’hanno consegnato direttamente nelle mani del premier dopo averlo firmato tutti insieme, deputati e senatori abruzzesi di centrodestra e di centrosinistra.

L’appello invita Matteo Renzi e il Governo a deliberare nel prossimo Consiglio dei ministri l’attuazione della delibera del 2011 volta ad istituire un tavolo tecnico sulle alternative al tracciato appenninico del metanodotto e della centrale Snam. La delibera, all’epoca, venne votata all’unanimità dalla commissione Ambiente della Camera. La consegna del documento è avvenuta in Senato, nella sala Nassirya. In seguito, gli ambientalisti di Sulmona hanno convocato una conferenza stampa per ribadire le ragioni del no al metanodotto Sulmona-Foligno e per sottolineare il ruolo fondamentale delle istituzioni quando in ballo ci sono scelte che riguardano il presente ed il futuro delle comunità coinvolte. A Roma erano presenti, oltre al sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, accompagnato dal consigliere comunale di opposizione Luigi La Civita, le senatrici Paola Pelino, Stefania Pezzopane, Enza Blundo, Loredana De Petris, i deputati Gianni Melilla, Fabrizio Di Stefano, Gianluca Vacca, Walter Verini e Patrizia Terzoni.

“I comitati dei cittadini per l’ambiente e il sindaco Ranalli – ha commentato la senatrice Pezzopane – hanno fatto bene a riportare l’attenzione, oggi in Senato, sulla questione del tracciato del metanodotto Snam ‘Rete Adriatica’ che dovrebbe essere realizzato tra Massafra (Taranto) e Minerbio (Bologna). Sono convinta che la scelta di collocare l’infrastruttura lungo la dorsale appenninica sia pericolosa. Il tracciato ipotizzato passa su un territorio a elevato rischio sismico e nelle aree eco-tutelate dell’Appennino Parco d’Europa, con un alto impatto ambientale e pericolo per le comunità. Noi chiediamo al governo di ascoltare la contrarietà così diffusa dei territori. Come ha dimostrato il caso delle trivellazioni è saggio valutare tutte le ipotesi in campo. La decisione sul metanodotto deve essere assunta nell’ambito della politica energetica del Paese, che anche alla luce della Cop21 sul Clima di Parigi deve cambiare passo”.

Marina Moretti: