In vista dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ud’A i sindacati scrivono al ministro Giannini, attesa come ospite, raccontando il… lato oscuro della gestione dell’Ateneo.
“Il Suo intervento -scrivono i sindacati alla Giannini- non verrà accolto con la soddisfazione ed il senso di orgoglio che in altre circostanze avrebbero provato per la visita in sede di un esponente del Governo”.
C’è molto poco da inaugurare e festeggiare, secondo i sindacati. Oltre al dissenso sui temi generali sui tagli, le enunciazioni e i rinnovi contrattuali con risorse risibili, i sindacati entrano nel merito della gestione dell’Università D’Annunzio. L’attuale governance -dicono alla Giannini i sindacati- ha ingaggiato una ingiustificata guerra ad oltranza nei confronti del proprio personale tecnico amministrativo, con riferimento alle questioni dell’IMA e del salario accessorio. Inoltre si fa riferimento al clima interno di gravissima conflittualità, di quotidiana guerra di tutti contro tutti, parlando di totale assenza di ogni forma di civiltà di rapporti, di rispetto dei singoli e di confronto democratico con le rappresentanze sindacali che sono boicottate anche nell’esercizio delle loro più elementari prerogative, in una “incivile caccia alle streghe, se non in una vera e propria epurazione della dissidenza”
“Paradossalmente -concludono i sindacati- chi ci governa oggi è stato attivo e interessato collaboratore della passata gestione, e in quella veste, quando ne aveva il potere, non è stato rigoroso componente degli organismi in cui esercitava un potere”. A firmare la nota le Rsu e le principali sigle delle categorie rappresentate nell’ateneo: FLC-CGIL, UIL-Rua, CISL Universitari, Csa-CISAL