Stop allo sfruttamento degli immigrati nelle campagne marsicane: a chiederlo domani con una interpellanza ministeriale il deputato abruzzese di Sel Melilla.
“Guadagnano 2 euro e 50 centesimi l’ora – scrive Gianni Melilla – e lavorano tra le 12 e le 14 ore al giorno. Nessuno versa loro i contributi e non hanno alcun diritto riconosciuto. È questa la vergognosa realtà degli invisibili extracomunitari delle campagne del Fucino. Sono oltre 2 mila – prosegue Melilla- le aziende agricole del territorio dove sono impiegati 9.500 braccianti. Il fenomeno del caporalato è particolarmente accentuato nel Fucino perché ci sono molti immigrati non in regola con il permesso di soggiorno, che, di conseguenza, non possono far valere i loro diritti. Ma ora bisogna dire basta. Per questo – conclude il deputato di Sel- domani alla Camera dei Deputati il Ministro del Lavoro risponderà alla mia interpellanza sullo sfruttamento dei lavoratori immigrati nelle campagne della Marsica”.