Per il vice presidente del Csm Legnini, sarebbe un bel segnale per la condizione carceraria in Abruzzo, l’elezione di Rita Bernardini.
“Sarebbe un bel segnale per la condizione carceraria in Italia e anche per l’Abruzzo” se Rita Bernardini venisse nominata garante per i detenuti dell’Abruzzo. Lo sostiene il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, intervistato da Radio Radicale.
“Nel pieno rispetto delle prerogative della libertà di scelta, che spetta al Consiglio regionale dell’Abruzzo, che lo ricordo è la mia regione e alla quale voglio molto bene, penso che la candidatura di Rita Bernardini sia una bella candidatura e mi auguro che ciascuno dei consiglieri rifletta sulla necessità di affidare a una persona capace, competente e appassionata su questi importanti temi, perché si possa fare in modo che quella aspirazione venga soddisfatta”.
Legnini si è poi soffermato sullo sciopero della fame che la stessa Bernardini ha avviato dalla mezzanotte scorsa per la drammatica situazione degli organici nei tribunali di sorveglianza e degli uffici per la esecuzione esterna della pena.
“Condivido le preoccupazioni, le forti sollecitazioni di Radicali Italiani – ha detto Legnini- all’indirizzo di un necessario rafforzamento dei ruoli della magistratura di Sorveglianza e per consentire per tale via un più effettivo esercizio dei diritti dei detenuti italiani e una maggiore attenzione per le condizioni del sistema carcerario italiano, che pure in questi anni e in questi mesi ha registrato un netto miglioramento, per esempio con un drastico abbassamento del sovraffollamento. Mi auguro che le risposte possano arrivare subito, so che il ministro della Giustizia si sente molto impegnato a conseguire questo obiettivo, ugualmente lo è il Csm, e mi auguro che Rita Bernardini voglia desistere dallo sciopero della fame”.