Sel, Sinistra, Ecologia e Libertà, dice no al piano demaniale comunale di Pescara.
Vanno all’attacco del piano spiaggia presentato dal sindaco e dal vice sindaco di Pescara, Alessandrini e Del Vecchio, gli esponenti regionali e comunali di SEL, dicono no al piano demaniale di Pescara: tra i punti contestati “l’aumento delle superfici occupate e delle volumetrie del 30%, un aumento dell’occupazione del fronte mare, la possibilità di dare destinazione ricettiva trasformando balneatori in affittacamere, la permanenza delle strutture mobili tutto l’anno con la proliferazione incontrollata di barriere visive, l’eliminazione delle norme sulle recinzioni, la diminuzione della larghezza del corridoio tra gli stabilimenti, la deroga nuovamente a due anni per liberare la vista mare in corrispondenza delle piazze e delle grandi vie, la privatizzazione dello specchio acqueo antistante le concessioni.”
“Per quanto riguarda il paventato obbligo di recepire la norma regionale che prevede, per la città di Pescara, l’aumento del 30% di occupazione dell’arenile, è stato ampiamente chiarito (da parere di avvocato amministrativista e recentemente anche dalla dirigenza tecnica regionale) – afferma il consigliere comunale di Pescara Ivano Martelli – che il Comune, in virtù della propria potestà pianificatoria, non è obbligato a recepire le indicazioni regionali che innalzano il limite massimo di occupazione. Mentre è doveroso chiedere alla Regione di cancellare la norma che prevede che le attività aperte tutto l’anno e che hanno almeno 10 dipendenti possano arrivare a 500 mq raddoppiando così l’attuale limite massimo. Questa norma per Pescara ha un impatto devastante, – prosegue Martelli – Gli stabilimenti avranno la possibilità di duplicare la superficie coperta (dagli attuali 250mq ai 500mq previsti) ben 61 stabilimenti balneari degli attuali 97 esistenti (63%) con ulteriori 15.250 mq di superficie strappate alla spiaggia e alla vista mare (ovvero una percentuale del 50% in più di quanto ad oggi realizzato). Non si ravvisa alcuna ragione per ingrandire stabilimenti in modo abnorme e/o trasformarli in alberghi, soprattutto sul litorale di Pescara dove, negli ultimi anni, si è consentito il proliferare di manufatti (spesso illegittimamente anche con la pratica dello “sdoppiamento” delle concessioni) che hanno trasformato il nostro lungomare e compromesso l’accesso da parte dei cittadini e dei turisti alla spiaggia e alla vista del mare.”
Nel corso della conferenza stampa di oggi, Daniela Santroni Capogruppo SEL Pescara, Ivano Martelli Consigliere Comunale SEL Pescara, Mario Mazzocca Capogruppo SEL Regione Abruzzo, annunciano di:
“Volersi impegnare fino in fondo sia a livello comunale per una profonda modifica del Piano Demaniale Comunale che non fa onere al Sindaco del consumo di suolo zero, sia a livello regionale per una radicale modifica di un Piano Demaniale Marittimo Regionale che davvero non fa onore alla Regione verde d’Europa. Siamo fiduciosi che il piano possa essere modificato e notevolmente migliorato nella direzione della bellezza e della sostenibilità, la vera sfida innovativa per il futuro dello sviluppo turistico e ricreativo, se così non fosse daremo battaglia in aula con emendamenti e voto contrario e nelle strade affianco ai cittadini, ai movimenti e alle associazioni.”
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