No triv Abruzzo, Possibile chiede lumi a D’alfonso. Si inserisce nel dibattito politico anti-trivelle il comitato aquilano del movimento di Pippo Civati, Possibile.
In una nota diffusa oggi gli esponenti locali di Possibile invitano il presidente della Regione Luciano D’Alfonso a chiarire subito le reali volontà della Regione.
“Apprendiamo con sgomento e stupore che la Regione Abruzzo, contrariamente alle altre 9 Regioni che si sono mosse per i referendum contro le trivellazioni, non avrebbe intenzione di tutelare gli interessi dei propri cittadini. Dopo i provvedimenti farsa del governo, in chiusura d’anno, sui permessi di prospezione e sulle concessioni ed in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sul referendum la prossima settimana, la Regione Abruzzo decide di ritirare la delega per i referendum al professor Mangiameli”.
I componenti di Possibile annunciano che, dopo un’intera estate trascorsa a raccogliere oltre 2400 firme in provincia dell’Aquila (di cui 1800 solo a L’Aquila città e più di 9000 in tutta la Regione) per i quesiti referendari contro le trivellazioni a mare, continueranno a vigilare sulle evoluzioni future della questione e su eventuali colpi di mano.