Oggi a Pescara conferenza stampa congiunta delle quattro sigle sindacali della funzione pubblica presenti negli uffici della Regione Abruzzo: i segretari annunciano lo stato di agitazione.
Per ora e’ stato di agitazione, ma se la sordita’ della Regione dovesse perdurare, la prossima opzione potrebbe essere lo sciopero. Sono tutte d’accordo le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Funzione Pubblica, che oggi a Pescara sono tornate a denunciare le deficienze dell’organizzazione della Regione Abruzzo. Secondo i sindacati la macchina amministrativa, rivisitata sulla carta nel 2014, in realta’ si e’ rivelata un grande caos, manca di un progetto preciso e di un disegno organico. Piu’ risorse, piu’ investimenti e meno decisioni “spezzatino”, ma soprattutto piu’ impiegati e meno dirigenti: questa la richiesta corale dei sindacati della funzione pubblica.
Intanto la direzione generale della Regione Abruzzo ha comunicato di aver convocato le organizzazioni sindacali per martedì 29 marzo a L’Aquila, per discutere del Fondo per il salario accessorio e per avviare un confronto sulle tematiche esposte oggi dai sindacati .