Manca solo l’imprimatur di Matteo Renzi per avviare ufficialmente i 77 interventi previsti nel Masterplan Abruzzo. La Giunta ha approvato la delibera, coordina tutto l’ingegner Primavera.
La Giunta regionale ha approvato la delibera contenente l’atto di indirizzo, le direttive e la convenzione attuativa riguardanti i 77 interventi previsti nel Masterplan per l’Abruzzo. Tra i lavori prioritari la messa in sicurezza delle scuole e la depurazione delle acque. Il provvedimento approvato dall’esecutivo fissa le competenze spettanti al Responsabile Unico dell’Attuazione del Patto, l’ingegnere Emidio Primavera, che dovrà sovraintendere e coordinare l’attuazione degli interventi previsti nel Masterplan. La delibera sul Masterplan ha anche stabilito la designazione dei referenti individuati per ciascun Dipartimento, a loro il compito di rendere la vita più facile al coordinatore unico operando “con la massima efficacia nel ruolo assegnato”. E’ stato anche assegnato il personale della task force inerente le funzioni regionali tecnico-amministrative concernenti il coordinamento, il monitoraggio e controllo da esplicare sulla esecuzione delle opere finanziate. Per queste mansioni è previsto un compenso aggiuntivo allo stipendio percepito, complessivamente lo 0,2 % dell’importo degli interventi.
L’approvazione riguarda lo schema di Convenzione tra Regione Abruzzo e Soggetti Attuatori degli interventi del Masterplan, finanziati con Delibera CIPE 26/2016 a valere sui fondi FSC 2014-2020. Le convenzioni saranno firmate giovedì 10 novembre, a Pescara, davanti al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Con l’approvazione di questa delibera – ha commentato il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso – siamo pronti per la firma delle convenzioni riguardanti i 77 interventi individuati nel Masterplan, che avverrà giovedì 10 novembre a Pescara alla presenza del premier Renzi. Abbiamo voluto introdurre delle novità: vengono creati un ufficio ad hoc e schede di monitoraggio dedicate; le spese tecniche non potranno superare l’8% dell’importo complessivo dell’intervento; i tempi di pagamento saranno stabiliti con certezza; la stazione appaltante che incorre in ritardi non avrà finanziamenti dalla Regione per dieci anni e il funzionario responsabile verrà biasimato pubblicamente attraverso manifesti. Siamo soddisfatti perché siamo al termine di un lavoro che abbiamo portato avanti condividendo obiettivi e misure con i territori e le parti sociali”.