Il WWF Abruzzo interviene sulla vicenda cervi e caprioli e sul Regolamento per la gestione faunistico – venatoria degli ungulati.
“Qualcuno fa finta di non capire”, taglia corto il WWF in una nota.
“Negli ultimi giorni da parte dell’Assessore regionale alla caccia e di alcuni esponenti del consiglio regionale, sia di maggioranza che di minoranza – si legge nel comunicato – sono stati diramati rassicuranti comunicati sulle modifiche apportate al “Regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati” in merito alla gestione di cervi e caprioli in Abruzzo. Sostanzialmente è stato sostenuto che non vi alcuna intenzione di aprire la caccia a queste specie, ma solo di procedere ad un loro censimento. Avendo piena fiducia nell’intelligenza dei consiglieri regionali e nella loro capacità di comprendere la portata dei provvedimenti che votano, ci sorge il dubbio che qualcuno faccia finta di non capire e provi a fare un po’ di confusione perché preferisce non assumersi la responsabilità delle decisioni prese.”
Oggi cervo e capriolo sono due specie non cacciabili in Abruzzo, ricorda il WWF.
“Se la Regione, in piena estate, modifica un suo regolamento intitolato “L.R. 10/2004 – Regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati” e chiede a degli organismi che si chiamano Ambiti Territoriali di Caccia di predisporre entro 6 mesi un “piano quinquennale di gestione dei cervidi”, chiunque può ben comprendere che la Regione sta predisponendo i passaggi necessari per aprire la caccia a cervi e caprioli. Del resto è esattamente quello che si era già provato a fare nella passata legislatura regionale ed è esattamente quello che chiedono da tempo le associazioni dei cacciatori. “
Il WWF si dice fermamente contrario ad aprire la caccia a cervi e caprioli e ad affidare la loro gestione ai cacciatori.
“Lo era ieri quando l’assessore regionale alla caccia era un esponente di Forza Italia. Lo è oggi che l’assessore regionale è un esponente del PD. Forse a qualcuno sembrerà strano, ma per un capriolo non c’è differenza se le schioppettate gli arriveranno per colpa di una maggioranza di centrodestra o di una di centrosinistra (con l’appoggio pentastellato). Il WWF ribadisce la richiesta ai consiglieri regionali di ritirare la modifica del Regolamento introdotta nello scorso agosto e di riavviare il confronto sulle strategie di gestione della fauna che non può essere affidata al mondo venatorio.”