Sisma Abruzzo: sindaci incontrano Errani a Pescara

I sindaci dei Comuni abruzzesi colpiti dal sisma del Centro Italia incontrano, in Regione a Pescara, con il presidente D’Alfonso, il Commissario straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani.

Nella sede della Regione Abruzzo in viale Bovio, a Pescara, riunione per l’avvio procedurale delle iniziative volte alla cantierizzazione degli interventi di ricostruzione e recupero a seguito degli eventi sismici che hanno toccato anche l’Abruzzo a partire dal 24 agosto scorso. Sono due le riunioni, la prima con i sindaci dei Comuni inseriti all’interno del cosiddetto Cratere sismico, la seconda con quelli dei centri fuori dal Cratere. Il primo incontro tra i sindaci dei Comuni terremotati, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e il Commissario straordinario per Ricostruzione, Vasco Errani, è iniziato di buon ora, stamani alle 7 e mezzo, in vista delle nuove Ordinanze commissariali sulle verifiche sismiche per gli immobili danneggiati. Un momento, quello di oggi, che rappresenta l’occasione per tornare a fare il punto sugli effetti del terremoto che ha colpito il centro Italia, sui Comuni abruzzesi, parte dei quali già toccati dal sisma di L’Aquila del 2009. Intanto c’è già il primo acconto, di 7 milioni di euro (guarda tabella in basso), diretto ai Comuni e alle Province colpiti dagli eventi sismici del centro Italia, l’ultimo quello del 30 ottobre: 57 i centri abruzzesi inseriti nell’elenco della Regione. Attenzione prioritaria per scuole e viabilità. Per Vasco Errani la priorità è risolvere, entro l’anno, i danni più lievi per permettere ai residenti di tornare nelle case, lì dove è possibile, pensare anche e soprattutto alle scuole che verranno ricostruite se lesionate irreparabilmente e incentivare le imprese, permettere alle stesse di continuare ad operare sul territorio.
All’incontro di oggi, a Pescara, partecipano i Sindaci dei Comuni del cratere: Campotosto, Capitignano, Montereale, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio al Vomano, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia, Castelli, Civitella del Tronto, Campli. Di seguito la seconda riunione con i Sindaci dei Comuni fuori cratere: Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela. Poi il tavolo con i Presidenti degli Ordini Professionali della Regione Abruzzo, Ingegneri, Architetti, Geologi e Geometri in relazione alle disposizioni per i rilievi di agibilità post terremoto.


Sono 17.346 le richieste pervenute alla Regione Abruzzo per le verifiche di agibilità degli edifici privati danneggiati dal sisma a partire dagli eventi tellurici dello scorso 24 agosto. Finora, sono stati effettuati 5.227 sopralluoghi mentre circa 12mila sono quelli che devono essere ancora compiuti. E’ la fotografia scattata, questa mattina, a Pescara, in Regione, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, in occasione della riunione tecnico-operativa con il Commissario Vasco Errani, e con i sindaci dei Comuni ricadenti all’interno del cratere sismico (Campotosto, Capitignano, Montereale, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio al Vomano, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia, Castelli, Civitella del Tronto e Campli) oltre che con il Sottosegretario con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, per l’avvio procedurale delle iniziative volte alla cantierizzazione degli interventi di ricostruzione e recupero. Alla successiva riunione, invece, hanno partecipato i sindaci dei Comuni fuori cratere (Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano e Pietracamela). “Si è dato luogo ad una sorta di rivoluzione delle verifiche – ha commentato D’Alfonso – in quanto è cambiata radicalmente la procedura. Precedentemente, – ha spiegato – le schede AeDES, quelle relative all’accertamento dell’agibilità e del danno nell’emergenza sismica, erano redatte dalla Pubblica amministrazione. Adesso, invece, grazie a questa modifica che è intervenuta, – ha aggiunto – tale adempimento rientra tra gli oneri dei tecnici professionisti incaricati dai proprietari degli immobili danneggiati. Si tratta di un vero e proprio punto di svolta – ha rimarcato il Presidente – poichè consente di accelerare i tempi ed arriva a seguito delle verifiche FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) che riguarderanno i danni di lieve entità. I fabbricati che, invece, risulteranno danneggiati in misura maggiore, – ha proseguito – andranno sulla modalità AeDES ad opera dei tecnici privati incaricati”. Al termine dei due incontri con i sindaci, il presidente D’Alfonso, il Commissario Errani e la struttura tecnica della regione hanno incontrato i vertici degli Ordini professionali con l’obiettivo di favorire una tempistica rapida nell’espletamento delle pratiche. Altro risultato importante rivendicato da D’Alfonso è quello di “aver evitato i container ed al tempo stesso di essere vigili sulle richieste di ‘casette’ visto che dobbiamo concentrarci sulla ricostruzione vera e propria. Piuttosto, – ha concluso – va incentivato il C.A.S, il contributo per l’autonoma sistemazione”.

Il servizio del Tg8:

height=315

 

 

Antonella Micolitti: