Si sono ritrovati, stamani, sotto al Ministero dei Trasporti a Roma: un folto gruppo dei 117 amministratori di Abruzzo e Lazio giunti nella Capitale per riportare l’attenzione sul caro pedaggi e sulla messa in sicurezza delle Autostrade A24 ed A25.
Nessun aumento delle tariffe per percorrere l’A24/A25: è quanto confermato dopo una serie di approfondimenti culminati con una riunione tecnica organizzata oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Presenti, oltre al vicepremier e ministro Matteo Salvini, gli esponenti di Anas e il commissario straordinario Marco Corsini.
A dicembre, come confermato dal ministro Salvini, ci sarà un incontro aperto a tutti gli amministratori locali per un confronto a 360 gradi. Salvini aveva già incontrato una delegazione di sindaci, settimana scorsa, e questa mattina un altro gruppo di primi cittadini è stato ricevuto al dicastero di Porta Pia.
Salvini ha anche dato mandato ad Anas di stilare un piano di fattibilità per l’abbattimento del pedaggio. È stato anche affrontato il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto stradale: 400 milioni i fondi che saranno impegnati per il 2022 e 1 miliardo quelli per il 2023. Così fonti del Mit.
Una delegazione dei sindaci è stata ricevuta dal referente per le autostrade Morisco e dal consigliere Bordoni i quali hanno recepito le richieste e chiameranno entro qualche giorno i primi cittadini per la tempistica dell’incontro con il ministro Salvini. Ma Velia Nazzarro è cauta: se la telefonata non dovesse arrivare a breve la protesta di certo non si ferma.
Il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro: “Non ci fermeremo finché non otterremo un incontro”. “Siamo di nuovo a Roma a manifestare affinché il ministro Salvini ci riceva. E’ vergognoso che in 5 anni non sia stato fatto nulla e che anche ora non abbiamo avuto risposte”. Ennesima protesta sulla questione della infrastruttura ritenuta dallo Stato “strategica”, dopo il passaggio dalla gestione privata da “Strada dei Parchi” all’Anas, di cui si parla da tempo, dal post sisma del 2009. Dopo svariati appelli, manifestazioni in strada, richieste di incontri da parte dei 117 sindaci abruzzesi, amministratori e politici, nulla si muove. Sono decine e decine i primi cittadini sotto al ministero dei Trasporti, per ribadire oltre al no al caro pedaggi anche maggiore sicurezza sulla autostrade.
Il ministro Salvini, ha ribadito di seguire la vicenda, sulla quale si sta documentando, ma i sindaci sono stanchi e continueranno a farsi sentire fino a quando non otterranno certezze. Intanto in due lettere recenti, i sindaci avevano chiesto al ministro Salvini un appuntamento per riprendere il dialogo, con l’istituzione urgente di un tavolo ministeriale sulla questione.
Il ministro delle Infrastrutture, giovedì 24 ha incontrato al ministero soltanto due dei sindaci del comitato, “Ignorate e bypassate, invece, ancora una volta le due lettere inviate dal comitato dei sindaci”.
“I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo restano in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Mit e confermano – avevano scritto dopo la riunione urgente convocata – nel caso in cui il “silenzio” del ministro dovesse perdurare, la manifestazione fissata per martedì 29 novembre, oggi appunto, nei pressi del ministero dei Trasporti si farà. E tanto è stato.
A24 e A25, l’interrogazione di Fina a Salvini: “Sostengo la battaglia dei sindaci”
Michele Fina, senatore del Partito Democratico e segretario del Pd Abruzzo, deposita un’interrogazione sulle autostrade A24 e A25 rivolta al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, a sostegno della battaglia degli oltre cento sindaci di Lazio e Abruzzo che oggi manifestano di fronte alla sede del Ministero a Roma. Al presidio partecipa lo stesso Fina.
Attraverso l’interrogazione il senatore del Pd chiede “quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo intenda porre in essere al fine di ridurre i costi dei pedaggi delle autostrade A24 e A25” e “con quale tempistica intenda attivare il tavolo istituzionale previsto dall’articolo 7-ter del decreto-legge n. 68 del 2022, al fine di individuare provvedimenti ed iniziative adeguati a garantire la riduzione delle tariffe e la sicurezza dell’infrastruttura”.
Fina sottolinea: “Sostengo con forza la battaglia dei sindaci, che è per una causa giusta, al fianco dei cittadini e dei territori. Per questo ci tenevo a essere presente oggi con loro, e ho depositato questa interrogazione che confido possa aiutare a raggiungere gli obiettivi. Rivolgo anche un appello al ministro Salvini, che nelle sue prime azioni ha voluto politicizzare la questione: teniamola fuori dallo scontro politico, e cerchiamo di arrivare a soluzioni che sono vitali per un’area ampia e nevralgica del Paese”.
“ALI Abruzzo sostiene Sindaci e Amministratori locali impegnati, ormai da cinque anni, nella lotta contro il “caro-pedaggi” e per la sicurezza delle Autostrade A24 e A25”
Così Giacomo Carnicelli, presidente di ALI (Autonomie Locali Italiane) Abruzzo, che spiega “Oltre cento Amministratori di Abruzzo e Lazio, con ammirevole sforzo organizzativo e con una straordinaria perseveranza sono riusciti, in questi anni, a tenere vivo il tema del caro pedaggi e della sicurezza delle autostrade, rimanendo uniti in una Rete che ha cercato una costante interlocuzione con i Ministri delle Infrastrutture che si sono succeduti al Governo, non rinunciando a momenti di accesa protesta. Questa azione è stata certamente determinante per il blocco degli aumenti dei pedaggi ottenuti in questi anni. Un risultato fondamentale per l’Abruzzo, poiché tali aumenti sarebbero insostenibili per l’intero sistema socio economico della nostra Regione
E’ bene ricordare, infatti, che per vaste Aree Abruzzesi le autostrade sono, di fatto, l’unica infrastruttura di collegamento. Non è accettabile ogni ulteriore penalizzazione di queste Aree che, è bene ricordare, soffrono di una cronica marginalità e stanno vivendo un marcato spopolamento”
“Oggi siamo con gli Amministratori di Abruzzo e Lazio che protestano al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” conclude Carnicelli “per chiedere al Ministro Salvini di convocare i Sindaci. Ribadiamo, inoltre, che questa convocazione deve essere aperta e plurale, lasciando ai Sindaci piena autonomia nella scelta della delegazione deputata ad incontrare il Ministro, così come, del resto, è sempre avvenuto in passato”.