A due giorni dalla giornata mondiale per l’aborto sicuro il collettivo femminista Zona Fucsia di Pescara esprime forte indignazione di fronte alle “disdicevoli percentuali in Abruzzo circa le obiezioni di coscienza delle interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche e farmacologiche con la RU486”, ricordando che si va da una media del 75% di obiettori nella Asl dell’Aquila al 90% delle Asl di Pescara e Chieti
“Il partito di Giorgia Meloni e tutta la destra hanno tentato diverse volte di ostacolare gli aborti nella nostra regione – afferma in una nota Benedetta La Penna, una portavoce del Collettivo – attraverso la strumentalizzazione dello stigma che l’aborto ha ancora nella nostra società, proponendo ‘foreste di bambini mai nati’, esigui premi economici alle donne che decidono di non effettuare più l’IVG e ‘cimiteri dei feti'”.
“Con le ultime elezioni, il cui ago della bilancia si è spostato vertiginosamente a destra – prosegue La Penna – rimane sempre più difficile tutelare i diritti che le lotte femministe e delle minoranze hanno faticosamente acquisito con decenni di lotta”.
La nota del Collettivo definisce poi allarmante il fatto che Fratelli d’Italia abbia proposto “nelle Asl della Liguria l’inserimento di sportelli gestiti dalle associazioni che si professano pro-vita ma che sono, di fatto, anti-scelta”. “E’ ora di dire basta a questo ostruzionismo. Il Collettivo si impegnerà, insieme a tutte le forze politiche, a favore dell’autodeterminazione delle donne e delle minoranze, a contrastare fortemente questo attacco verso la nostra libertà di scelta”.