Abruzzo Sviluppo: Pronto il Piano Cave, lo strumento regionale per le attività estrattive trasmesso lo scorso 30 dicembre impone nuove regole nell’ottica di un modello di sviluppo sostenibile.
Dopo anni di totale incertezza con il congelamento dell’attività pianificatoria dal 2010 a seguito di un contenzioso giudiziario, la Regione può dunque beneficiare di un Piano che, di fatto, mancava da sempre, o meglio dal 1977, da quando, cioè, lo Stato trasferì alle Regioni le competenze in materia di cave. Lo scorso 9 ottobre la Giunta Regionale ha risolto tutte le pendenze relative ai precedenti affidamenti per la redazione del Piano regionale per le attività estrattive (Il cosiddetto PRAE), dando incarico alla società Abruzzo Sviluppo Spa che lo scorso 30 dicembre, dunque, ha consegnato lo strumento nelle mani della Regione. Soddisfatto il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alle Cave e Torbiere, Mario Mazzocca che parla di un Piano sostenibile fatto di regole chiare, che tutela determinate aree a vantaggio di altre più vocate all’attività estrattiva. C’é una limitazione all’apertura di nuove cave o miniere, una particolare attenzione agli interventi di recupero ambientale delle cave dismesse con l’obiettivo di contenere il consumo del territorio, curare le metodologie di coltivazione, la qualificazione dei recuperi ambientali e la valorizzazione dei prodotti estratti.
“A giorni il Piano sarà presentato in Regione – spiega Mazzocca – contestualmente sarà avviata la fase di consultazione con i portatori d’interesse generale soprattutto in ordine ai criteri posti a base per la redazione del PRAE, quali sostenibilità, qualità progettuale, compatibilità delle attività estrattive in funzione dei vincoli, criteri di coltivazione e recupero ambientale con riguardo al riutilizzo di materiali alternativi alle risorse non rinnovabili.”