Agropirateria – Campagna Coldiretti in difesa del Made in Italy

L’agropirateria non è più solo una minaccia bensì un fatturato mondiale da capogiro. Anche in Abruzzo Coldiretti raccoglie firme in difesa del Made in Italy a tavola.

 

Nel solo 2014 la contraffazione, la falsificazione e l’imitazione dei prodotti alimentari Made in Italy hanno superato il fatturato di 60 miliardi di euro colpendo i settori più dinamici dell’agroalimentare nazionale. All’estero i falsi fatturano quasi il doppio dei prodotti originali anche se le esportazioni agroalimentari italiane crescono di anno in anno in modo esponenziale. Due prodotti alimentari di tipo italiano su tre, in vendita sul mercato internazionale, sono il risultato dell’agropirateria internazionale. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi, anche abruzzesi, per non parlare dei salumi più prestigiosi – dal prosciutto di Parma al San Daniele – spesso “clonati”: esattamente come accade agli extravergine di oliva, alle conserve di pomodoro e ai vini riprodotti in maniera chimica. In occasione della campagna di comunicazione “Io sono originale”, Coldiretti raccoglierà ( per l’intera giornata di oggi all’Ipercoop di San Giovanni Teatino) firme a sostegno della petizione contro i formaggi senza latte e a tutela della qualità e della distintività della filiera lattiero casearia italiana. Con questa petizione, Coldiretti chiede l’impegno del Governo e del Parlamento per garantire la legge vigente n. 138 dell’11/4/74 che tutela i cittadini, garantisce la massima consapevolezza e difende la distintività e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’Italia nel mondo.

Barbara Orsini: