“Aspettando Atreju”: Fratelli d’Italia s’interroga sui principali temi che interessano il nostro Paese

“Aspettando Atreju” è l’evento che si è svolto ieri a Pescara, organizzato dai coordinamenti regionale e provinciale Pescara di Fratelli d’Italia, allo scopo di promuovere “un momento per affrontare i principali temi di attualità, insieme agli esponenti FdI regionali e nazionali”.

Tre i momenti rispettivamente al ‘Caffè letterario’ e in piazza Sacro Cuore, con ‘La riforma che non c’era’ organizzato dal dipartimento Pensionati e l’altro dedicato alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, realizzato dal dipartimento Tutela vittime di violenza. Di seguito, all’auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo ‘L’Italia torna a correre’ che ha visto come relatori, tra gli altri, il deputato Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dipartimento Organizzazione. I lavori, moderati dal direttore di Rete8 Carmine Perantuono.

All’incontro “L’Italia torna a correre” presenti anche Giovanni Donzelli (Responsabile Nazionale Dipartimento Organizzazione di Fratelli d’Italia), Sara Kelany (Responsabile Nazionale Dipartimento Immigrazione di Fratelli d’Italia), Marco Osnato (Presidente della VI Commissione Finanze),  Marco Marsilio (Presidente della Regione Abruzzo) e il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci:

 «Per chi governa questa nazione e, come me, ha responsabilità di governo, immergersi tra le persone è la possibilità di avere un ritorno di energia positiva che ci incoraggia ad andare avanti. Come Governo Meloni abbiamo cambiato paradigma non solo del lavoro, ma anche delle politiche sociali. Ad una cultura basata meramente sui sussidi, noi abbiamo proposto un paradigma fondato sulla libertà, sul diritto al lavoro e sul poter e dover partecipare alla crescita dell’Italia. Abbiamo voluto riconoscere un ruolo da protagonista al lavoro. Sono particolarmente fiera di poter parlare di record d’occupazione femminile, oggi al 53%, ma ogni mattina mi alzo e penso a quelle restanti donne escluse ancora dal mercato lavoro. Il diritto di ogni donna ad essere riconosciuta per quanto vale non passa per una vocale al femminile: è la destra italiana ad aver determinato la prima donna alla Presidenza del Consiglio dei ministri; siamo stati noi a raggiungere il record occupazionale; siamo stati noi a varare numerose misure volte all’inclusione lavorativa delle donne così da contribuire allo sviluppo del paese. L’obiettivo è uno solo: far partecipare tutti, nessuno escluso, e avere pensatori liberi di poter pensare e partecipare in ogni modo, autonomo o dipendente che sia. La mia identità professionale è la cosa più cara che ho, e io credo che ogni imprenditore che si alza la mattina e mette a rischio tutto sia un eroe, e come tale vada riconosciuto, non con l’etichetta di evasore che da sempre gli mette addosso la sinistra. Il Governo Meloni è quello che dice che non esistono lavori o cittadini di serie a e di serie b, ma solo italiani a cui va garantito il diritto di vivere la propria vita in maniera libera e autodeterminata. A chi ci dice che siamo disattenti verso i giovani e i più fragili, ricordo che nei confronti dei primi è il Governo Meloni ad aver stanziato oltre 250 milioni di euro per aprire comunità giovanili in nome dello sport, della formazione, della musica e dell’arte. Ed è sempre questo esecutivo a potenziare i servizi sociali con oltre 300 milioni di euro come ad aver varato la prima riforma in favore delle persone anziane, in 78 anni della Repubblica italiana, con oltre un miliardo di euro messo a disposizione che ancora non basta ma che dà sicuramente il segno di quanto le persone siano per noi una priorità». Infine, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Viceministro ha detto: «Per una vera difesa della donna, tra le tante azioni del Governo Meloni, abbiamo raddoppiato i fondi del Piano di prevenzione e contrasto alla violenza, abbiamo diffuso il numero antiviolenza 1522, abbiamo reso strutturale il reddito di libertà. Sono sempre stata convinta che una donna è molto più fragile quando non può puntare sulle proprie risorse economiche, e la nostra azione in questo senso è sempre stata – e continuerà ad essere – particolarmente incisiva».

Luca Pompei: