Febbo rassicura il Sindaco di Atessa: “Regione e Arap faranno la propria parte. A breve investimenti per la Val di Sangro”
“Nella giornata di ieri il Sindaco di Atessa Giulio Borrelli ha sollevato, a mezzo stampa, alcune problematiche presenti nell’area industriale della Val di Sangro, puntando il dito, apparentemente in maniera ideologica e preconcetta, nei confronti di Arap (Azienda Regionale Attività Produttive) e della Regione Abruzzo”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo che spiega: “Le problematiche segnalate da Borrelli sono indubbiamente serie e concrete ma da noi già ampiamente conosciute, tanto da portare Arap e la Regione Abruzzo a prevedere per i prossimi anni ingenti risorse per la loro risoluzione. Come già detto in precedenti comunicati, la Regione ha inserito nella nuova programmazione 2021/2027, posticipata per la pandemia al 2023, importanti interventi di sola manutenzione degli Agglomerati Industriali per oltre 25 milioni di euro. Nell’immediato, invece, in particolare per quanto riguarda la necessaria messa in sicurezza dell’incrocio tra via Italia e via Genova (incrocio Honda Italia), protagonista purtroppo di tragici incidenti, sarà Arap a intervenire con risorse proprie, mediante un investimento di circa € 23.000 + IVA per la realizzazione di due attraversamenti pedonali rialzati, posti a monte e a valle dell’incrocio, con l’ausilio di rallentatori ad effetto acustico, oltre ad una nuova segnaletica verticale ed orizzontale ed una serie di segnalazioni luminose”.
“Il Sindaco di Atessa però, – continua Febbo – nel suo comunicato, accusa Arap per la mancata realizzazione degli interventi, ritenendo che la stessa introiterebbe dalle imprese milioni di euro di tasse e contributi. Ricordo a Borrelli, se mai lo avesse dimenticato, che Arap non percepisce tasse o contributi aggiuntivi dalle Aziende, bensì funge prevalentemente da “amministratore” dell’area industriale, come accade per un “amministratore di un condominio residenziale”. Arap, infatti, non fa altro che sostenere le spese per la fornitura dei servizi dell’area industriale (energia elettrica per la pubblica illuminazione, fornitura di acqua potabile e industriale alle aziende, servizio di depurazione degli scarichi industriali, ecc.), ripartendone i costi tra le aziende secondo le modalità e i criteri previsti dalle normative e dai regolamenti vigenti. Al contrario, invece, il Sindaco Borrelli sarà ben consapevole che il Comune di Atessa beneficia del 30% dell’Imu dei capannoni industriali, introito che genera un notevolissimo flusso di denaro in entrata nelle casse dell’Ente, senza che l’Amministrazione Comunale abbia mai speso alcunché per la propria area industriale e per gli imprenditori insediati”.
“Credo – conclude Febbo – oggi sia diventato necessario che, se veramente il Sindaco Borrelli e l’Amministrazione di Atessa abbiano veramente a cuore la principale Area industriale del Centro sud Italia, che da sola produce circa 1/3 dell’intero PIL Abruzzese, inizino seriamente a investire almeno parte di quelle risorse per il suo potenziamento strategico, creando una sinergia con gli altri Enti coinvolti (Arap e Regione Abruzzo), non limitandosi solo a sollevare polemiche sterili, con la speranza che siano esclusivamente altri a mettere mano al portafogli. Ognuno faccia la propria parte”.