Gianni Di Pangrazio potrà tornare a sedere sullo scranno più alto del comune di Avezzano
In Corte d’Appello oggi all’Aquila si è celebrata l’udienza che ha riguardato proprio l’ex sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, sospeso un anno e mezza fa, a luglio 2021, per l’applicazione delle legge Severino dopo la condanna per uso improprio di auto blu. Di Pangrazio era presente all’udienza. Potrà tornare ad amministrare il Comune dopo un provvedimento che dovrà emettere il Prefetto. E’ stato assolto nel merito. Nessuna prescrizione.
Il procuratore generale Paolella aveva chiesto il non doversi procedere per prescrizione. La difesa aveva chiesto l’assoluzione. Per Di Pangrazio gli effetti della Severino dovevano durare 18 mesi. Il rientro verrebbe dunque anticipato di qualche mese, visto che la sospensione era prevista fino all’8 gennaio 2023. Un iter lungo e complesso. I casi di sospensione di sindaci per la legge Severino sono pochissimi. Il 20 settembre 2021 sarebbe dovuta arrivare la decisione del giudice civile sul ricorso presentato da Di Pangrazio. L’attesa, invece, si era protratta fino a novembre, quando il tribunale dell’Aquila aveva respinto le richieste dei legali di Di Pangrazio, Claudio Verini, Antonio Milo e Stefano Recchioni. Un ricorso civile che si fondava su alcuni precedenti in cui la legittimità della legge Severino era stata messa in discussione perché incostituzionale (non rispettando la famosa presunzione d’innocenza fino al terzo grado di giudizio).
I giudici di primo grado avevano condannato Di Pangrazio a un anno e quattro mesi per tre viaggi con l’auto di rappresentanza. I pm Stefano Gallo e Roberta D’Avolio avevano chiesto per lui 4 anni e mezzo di reclusione. Il primo viaggio al centro della condanna, a Milano, era finalizzato, secondo la difesa, al finanziamento del microcredito da destinare alle famiglie di Avezzano in difficoltà. Per altri quattro viaggi Di Pangrazio era stato invece assolto.