Vertice provinciale del Pd ieri sera a Pescara nella sede di via Lungaterno, sala Berlinguer in vista delle prossime elezioni amministrative
La volontà è quella di costruire un’alleanza con M5S, Sinistra italiana, Azione e i comitati cittadini in polemica aperta con il centrodestra sul modello di Abruzzo Insieme, il progetto politico con Luciano D’Amico già in corsa alle elezioni regionali. È la prima volta che i vertici del Pd si sono riuniti ufficialmente per definire le strategie delle prossime amministrative. La volontà è quella di costruire una coalizione larga ed allargata. Il segretario provinciale del Pd di Pescara, Nicola maiale, ha sottolineato la necessità di dialogare con le altre forze politiche. A Pescara ci sono le condizioni per un campo largo che comprenda Pd, M5S, Sinistra italiana, Azione e i comitati cittadini. Il partito manca alla guida della città dal 2019, con l’uscita di scena dell’allora sindaco Marco Alessandrini. Nel Pd c’è attesa per le scelte del M5S che deve gestire il caso Domenico Pettinari: il consigliere regionale ha annunciato da tempo che si candiderà a sindaco e correrà da solo. Finora, un nome che rimbalza in casa Pd è quello del consigliere di Azione Carlo Costantini, ex deputato ed ex consigliere regionale. Al tavolo, insieme a Maiale, Carmen Ranalli, presidente dell’assemblea provinciale del Pd, il segretario cittadino Antonio Caroselli e la vice segretaria regionale Leila Kechoud. In sala il deputato Luciano D’Alfonso, seduto in prima fila accanto a Graziano Di Costanzo, il consigliere regionale Antonio Blasioli, il capogruppo comunale Piero Giampietro, i consiglieri Francesco Pagnanelli e Stefania Catalano, i segretari di Montesilvano, Daniele Scorrano, e di Città Sant’Angelo, Paolo Pratense, l’ex assessore Tommaso Di Biase. Tra i presenti anche Piernicola Teodoro, fratello di Gianni (vice sindaco con la prima amministrazione D’Alfonso) e Maurizio (ex consigliere regionale), e Andrea Diodoro di Montesilvano.