Questa tornata elettorale rappresenta “una sconfitta per il centrosinistra, mentre adesso Fratelli d’Italia ha l’onere di governare, dopo tanti anni di opposizione, senza responsabilità di sorta”
Così il segretario regionale del Partito democratico e neoeletto senatore Michele Fina, in una conferenza stampa nella sede del comitato
elettorale. “Abbiamo l’onore di ricostruire un’alleanza che è mancata in questo momento – ha detto -. Abbiamo bisogno di ritrovare lo spirito che ci ha accompagnato nel periodo in cui il Pd è stato coalizionale. Il futuro dei democratici è quello di mettere insieme e mai dividere”. In tal senso, Fina non nasconde “un grandissimo rammarico” per la mancata alleanza con il Movimento 5 stelle.
Dal punto di vista personale, Fina giudica importante lavorare come senatore nella rappresentanza del territorio abruzzese “piedi per terra, nella vicinanza alle persone, nel collegamento a livello nazionale e diritti da difendere. Tutto questo – ha aggiunto – senza dimenticare di lavorare per dare un futuro alla nostra Regione”. In merito al prossimo assetto del Pd, Fina ha parlato di una “lunga fase congressuale che segue la scelta di Enrico Letta di non ricandidarsi. Questa fase si concluderà a marzo”. Infine, commentando i dati delle Politiche in Abruzzo, Fina ha ricordato che il Pd ha sempre “avuto qualche punto in percentuale in meno rispetto alla media nazionale. Questa indicazione si è confermata anche stavolta – ha puntualizzato – tuttavia, il margine è ridotto”.
“La partita delle elezioni regionali è solo iniziata e abbiamo 15 mesi davanti per riconquistare l’Emiciclo”. Prosegue sempre Così il neoeletto senatore del Partito democratico Michele Fina, che resterà in carica anche come segretario del partito in Abruzzo. “Il mio mandato è iniziato per dare una risposta diversa alle passate consultazioni regionali che hanno visto Marco Marsilio diventare presidente – ha ricordato in conferenza stampa questo pomeriggio all’Aquila – Per questo motivo, la partita è ancora tutta da giocare sul territorio”.
“In queste ore sto ricevendo tanti messaggi, dai toni diversi, ma concentrati su priorità e temi già condivisi, dalle emergenze delle aree interne alla bonifica della discarica di Bussi ad esempio, con uno spirito chiaramente combattivo per mettere in campo un’opposizione concreta non solo in aula, in Parlamento, ma anche nelle strade e nelle piazze. Allo stesso modo – aggiunge Fina – c’è da costruire un percorso per rappresentare un’alternativa credibile in vista delle prossime regionali”. “Di fatto – ha aggiunto il neoeletto senatore con il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci a fare da eco – Marsilio avrà filo da torcere. Sinora ha potuto giocare sul fatto che al governo c’erano altre forze rispetto a Fratelli d’Italia, anche se queste parole non sembrano averlo aiutato nell’indice di gradimento stilato tra i governatori. Adesso però, con chi se la prenderà? Contro chi si scatenerà per i ritardi del governo nazionale?”.
Sulla stessa linea il consigliere regionale Sandro Mariani: “Dobbiamo intensificare l’azione dell’opposizione in Regione – ha detto – Abbiamo aspettato tre anni, ma ora ora dobbiamo opporci in maniera intensa. Mettiamo al centro per gli abruzzesi una coalizione e un’agenda credibile e, sono certo, se faremo questo, gli abruzzesi manderanno a casa questo governatore che non sentono neanche più il loro presidente”.