Presentata a Martinsicuro la lista Alternativa per l’Italia per le prossime Elezioni Politiche, che vede insieme il Popolo della famiglia ed Exit di Simone Di Stefano
Il movimento capeggiato dal giornalista ed ex membro della Camera dei deputati, Mario Adinolfi, ha presentato in video conferenza i candidati abruzzesi. Nella lista di Alternativa per l’Italia , numerose sono le donne presenti, tanti gli under 50 e tutti, a parte il Presidente Adinolfi, rigorosamente esordienti della politica. Al plurinominale alla Camera correranno Serena Giorgilli, Clementino Crosta, Maria Pia Pastore, Aladino Orani. Per il plurinominale, al Senato, i candidati sono Mario Adinolfi, Federica Lupi e Gianfranco Vestuto. All’uninominale alla Camera Alternativa per l’Italia ha candidato Alessandra Acciaro,Clementino Crosta ed Elena Toniato. Infine, per l’uninominale al Senato la candidata è Laura Leone.
Nel programma proposto da Alternativa per l’Italia figurano «il sostegno diretto alla natalità con il Reddito di maternità, per contrastare il collasso delle strutture del welfare, ormai prossimo con gli attuali tassi di fertilità e incentivi alle piccole e piccolissime imprese a conduzione familiare, in particolare per gli under 40, come modalità di autoimpiego e contrasto alla disoccupazione, rifiutando qualsiasi sostegno diretto o legislativo all’espansione di imprese multinazionali ai danni delle imprese italiane». Il partito punta anche sulla «libertà educativa per scuole e università, con scelta diretta libera e gratuita per le famiglie, contro l’imposizione del pensiero unico e dell’ideologia gender e sul sostegno alle famiglie, anche attraverso la riforma del fisco, secondo il principio del quoziente familiare». «È necessario evitare», si legge anche nel programma diffuso dal partito, «che si realizzi la digitalizzazione dell’identità del cittadino anche attraverso strumenti di controllo come il Green Pass e l’obbligo vaccinale. Difendere la sovranità nazionale e gli interessi degli italiani dall’ingerenza delle strutture tecnocratiche sovranazionali è una priorità, così come la riforma costituzionale presidenzialista a elezione diretta». Tra le proposte, infine, c’è quella di portare a 1.000 euro le pensioni minime di vecchiaia e invalidità.