Guerra dei borghi: Marsilio “pronto a diffidare il Ministero. Nessuno privi l’Abruzzo dei 20 milioni aggiudicati”

MARCO MARSILIO

Il Presidente Marsilio interviene sulla vicenda legata al Bando per il recupero dei Borghi del PNRR. Dopo l’aggiudicazione da parte di Calascio di 20 milioni di euro il Tar ha accolto il ricorso di Lama de Peligni: il Ministero tuona “minacciando” di levare il finanziamento all’Abruzzo. Marsilio, però, non ci sta

“Ritengo assolutamente legittimo che il comune di Lama dei Peligni eserciti il suo diritto di fare ricorso, laddove ritenga di averne ragione e fondamento. Nello stesso tempo, annuncio che la Regione resisterà nel giudizio di merito di fronte al TAR ritenendo che la Commissione (composta, tra gli altri, da entrambe le soprintendenze statali competenti sull’Abruzzo) abbia correttamente attribuito i punteggi che hanno decretato Calascio come vincitore e non, come sostiene il sindaco di Lama, che Calascio si sia aggiudicato ‘il finanziamento nonostante il progetto presentasse diversi vizi’. Se ci siano stati vizi, aspettiamo che lo decidano i Tribunali. Affermarlo con tanta sicurezza e toni inquisitori prima di una sentenza, mette in dubbio la professionalità e le competenze di tecnici e dirigenti qualificati che hanno composto la Commissione (oltre che adombrare interessi estranei a un giudizio imparziale che respingiamo con netta determinazione)”. Così il Presidente della Regione.

I FATTI – La delibera regionale impugnata, dal Comune di Lama de Peligni, è la n. 136 del 15 marzo 2022: con essa è stato individuato, quale Progetto Pilota da ammettere al finanziamento della misura PNRR – M1C3 – “Turismo e Cultura” – Azione: Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale Intervento 2.1 Attrattività dei Borghi storici – il progetto proposto dal Comune di Calascio (AQ).

Il 25 aprile il Comune di Lama dei Peligni sottopone un’istanza cautelare al TAR de L’Aquila ritenendo – a seguito di accesso agli atti – “che il procedimento che ha portato a tale individuazione non sia totalmente esente da vizi, soprattutto in merito a quanto stabilito dagli articoli 9 e 10 dell’Avviso Pubblico del bando che stabiliscono i beni oggetto degli interventi e le spese ammissibili e pertanto finanziabili”.

Appena il giorno dopo, il 26 aprile, il Tar accogliendo l’istanza di tutela cautelare avanzata dal Comune di Lama dei Peligni, “sospende la DGR 136 e ogni provvedimento amministrativo e/o nota adottato dall’Ente regionale consequenziale alla predetta Delibera della Giunta regionale, ritenendo che, ad una prima sommaria considerazione e fatta salva la competente valutazione in sede collegiale, siano sussistenti i presupposti per sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati sul rilievo che il progetto del Comune di Calascio si ponga in violazione dell’art. 9 dell’Avviso Pubblico”.

“Da sindaco di Lama dei Peligni- entra nel merito il primo cittadino Tiziana Di Renzo – ho avuto il dovere di chiedere chiarimenti alla Regione Abruzzo e al Ministero della Cultura sulla procedura di valutazione dei progetti che ha portato, di fatto e per pochi punti di differenza, all’esclusione del borgo che amministro dall’aggiudicarsi il finanziamento di 20 milioni di euro.

E non si è di certo fatta attendere la replica del Comune di Calascio: “L’Abruzzo rischia di perdere il finanziamento di 20 milioni del bando Pnrr per la ‘Rigenerazione dei piccoli borghi culturali, del patrimonio culturale e religioso rurale’. A lanciare l’allarme è il sindaco di Calascio, Paolo Baldi, commentando la sospensione, da parte del Tar L’Aquila, della Delibera della Giunta regionale n.136 del 15 marzo a seguito del ricorso del Comune di Lama dei Peligni, secondo in graduatoria dopo Calascio.

“Per la Regione Abruzzo dice oggi Marsilio- non ci sono figli né figliastri: è chiaro che per noi è indifferente quale comune sia il vincitore. Consapevoli della ricchezza e della pluralità di proposte che il territorio può esprimere, non ho dubbi che i 20 milioni sarebbero ben spesi sia a Calascio che a Lama dei Peligni, come in tutti o quasi gli altri comuni che hanno partecipato all’Avviso. Tanto ne sono consapevole, da aver già da tempo annunciato di voler provare e recuperare una parte di questa progettualità con altre fonti di finanziamento. E’ chiaro che la posizione della Regione non ha ambiguità: se il TAR (e a seguire, eventualmente, il Consiglio di Stato) dovesse riconoscere le ragioni di Lama dei Peligni, noi procederemmo immediatamente a prenderne atto e a far scorrere la graduatoria attribuendo i 20 milioni al nuovo avente diritto. Quello che però il sindaco di Calascio ha voluto far sapere, e che i nostri uffici presenti alla riunione citata dal sindaco confermano, è che la presidente della commissione ministeriale che esamina i progetti ha reso noto che, in caso di accoglimento del ricorso, il finanziamento alla Regione sarà revocato, perché non è previsto lo scorrimento della graduatoria. Questo è il vero allarme che, con l’occasione, intendo rilanciare, diffidando il ministero dal proseguire su questa strada. Sto assumendo le informazioni necessarie, e sono pronto ad agire formalmente. I tempi stretti del PNRR non possono essere la scusa per uno scippo ingiustificato. Spero che l’udienza a fine mese del TAR possa sciogliere la riserva e fugare ogni dubbio su chi abbia diritto ai 20 milioni. Di sicuro, noi difenderemo fino in fondo quello della Regione di poterli spendere sul proprio territorio.”