Lavoro, scuola, ambiente, democrazia: è su questi temi che il nuovo partito di corrente civatiana, “Possibile”, ha avviato una raccolta firme a livello nazionale.
In sostanza si chiede un referendum abrogativo contro ‘una serie di norme contrarie allo sviluppo del Paese’. L’Aquila, Campobasso, Palermo e Cagliari i punti di partenza per raccogliere 500 mila firme entro il 30 settembre. Tra le norme da abrogare, ruolo centrale per quella che riguarda le trivellazioni nell’Adriatico per la quale hanno già messo la loro firma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e quello della Calabria, Mario Oliveiro. Braccato, si fa per dire, questa mattina dall’ex Pd Paolo Della Ventura, nuovo iscritto al partito “Possibile”, anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, al quale è stato chiesto un impegno maggiore contro le trivelle nei nostri mari.