Sulle difficoltà per far decollare il ciclo-turismo lungo la Via Verde sulla Costa dei Trabocchi, interviene in una nota il Consigliere regionale del M5S Francesco Taglieri: “Ho presentato atti d’indirizzo per risolvere il problema, ma dal centrodestra manca una visione strategica e la volontà politica”
“La Via Verde dovrebbe incrementare e incentivare il ciclo-turismo in Abruzzo, ma la nostra Regione si dimostra lontana anni luce da un servizio efficace ed efficiente di mobilità sostenibile. Quanto accaduto ieri ai turisti marchigiani è solo l’ennesimo esempio di cosa porta la mancanza di visione strategica e di volontà politica da parte di un centrodestra incapace di mettere a sistema una risorsa come la Via Verde. Sono stati spesi 15 milioni di euro per la realizzazione della pista ciclo pedonale ma si fa fatica a dotarla dei servizi più basilari come parcheggi, adeguata manutenzione e gli accordi indispensabili con TUA e RFI per agevolare gli interscambi tra bici e mezzo pubblico. Basti pensare che sui treni regionali possono salire solo due bici in carrozza, inasprendo ancora di più le limitazioni che hanno messo in difficoltà i turisti marchigiani. Un problema che abbiamo più volte sottoposto alla Giunta, presentando atti di indirizzo, che però sono stati puntualmente bocciati o, addirittura, abbandonati nei cassetti. Adesso che questo triste episodio ha messo in luce quanto sostengo da tempo, mi chiedo se finalmente ci sarà la volontà di portare in aula la Risoluzione che ho presentato a marzo di quest’anno per far sì che l’intermodalità fra treno e bicicletta diventi da subito un’occasione di sviluppo per l’Abruzzo” il commento arriva dal Consigliere regionale Francesco Taglieri che prende spunto delle notizie sui cicloturisti marchigiani restati a terra dopo la giornata sulla Via Verde perché mancavano i posti sul treno per le biciclette.
“Già due anni fa presentai una mozione con lo scopo di ottenere un impegno concreto per garantire, tra le altre cose, il trasporto di un numero congruo di biciclette a bordo del servizio di TPL ferroviario e il superamento delle limitazioni esistenti nei regolamenti TUA sul numero di passeggeri con bicicletta. Una mozione che fu bocciata dalla maggioranza con capofila Fratelli d’Italia. A marzo di quest’anno ho ripresentato, questa volta una Risoluzione, con lo stesso fine. Ma niente, il documento giace in qualche cassetto e non viene neanche calendarizzato per la discussione. Siamo a ridosso della stagione estiva e abbiamo un enorme problema con il trasporto e nessuno sembra voler alzare un dito per risolverlo.
Eppure i trend nazionali ci confermano che il trasporto treno-bicicletta deve essere valorizzato. Si tratta di un modo di viaggiare sostenibile, economico e utile ad abbassare progressivamente il livello di inquinamento delle nostre città. Oltre agli ostacoli infrastrutturali, per cui servono programmazione e investimenti a lungo termine, ci sono regolamenti che rallentano lo sviluppo di questa forma di trasporto e su cui si può intervenire subito. La Regione deve agire direttamente dove consentito per sua competenza e farsi portavoce delle esigenze del territorio sui tavoli delle compagnie nazionali. Quanto accaduto ai turisti marchigiani, infatti, è solo un esempio di cosa accade in mancanza di accordi validi con il trasporto su ferro sia all’interno che all’esterno dei confini di regione Abruzzo”.