Il deputato di FdI, Guerino Testa, interviene al Tg8 per fare alcune precisazioni dopo le preoccupazioni sollevate dai consiglieri regionali e comunali del PD sulla possibile vendita della sede di Via Conte di Rivo della Camera di Commercio e il PalaBecci al Porto Turistico
Come già riferito nei giorni scorsi il presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Gennaro Strever, aveva ribattuto alla polemica ed oggi il deputato di Fratelli d’Italia precisa che fu proprio Renzi, nel 2016, a volere fortemente una riforma sulle Camere di Commercio italiane che ha ridotto a 60 il loro numero. In adeguamento alla riforma, a dicembre del 2017 è stata attuata anche la fusione tra le Camere di Commercio di Chieti e di Pescara, con l’istituzione di un unico ente camerale . Nel decreto ministeriale istitutivo dell’attuale Camera di Commercio è stata prevista come sede legale quella di via Pomilio a Chieti e come sede secondaria quella di Pescara.
Per Guerino Testa, la storica sede di via Conte di Ruvo rimarrà, e non c’è ancora nulla di certo. Tra gli effetti della riforma, inoltre, è prevista anche la razionalizzazione del patrimonio immobiliare di ogni ente camerale, che sarebbe dovuta avvenire già all’inizio del mandato degli attuali organi ma che finora non era stata ancora attuata. Ed è stato proprio questo il rilievo fatto alla Camera di Commercio Chieti Pescara durante una recente ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze: l’ente camerale deve provvedere alla redazione di un piano di razionalizzazione e verificare la possibilità di mettere a reddito parte del suo complesso immobiliare. L’obiettivo è quello di ottimizzare i costi, ricostruire l’immobile di Chieti Scalo secondo criteri di sostenibilità e risparmio energetico e concentrare il più possibile il personale in una sede, mantenendo comunque su tutto il territorio di competenza il presidio dei servizi.
“Per questa ragione, – aveva già detto il presidente Strever – la giunta camerale ha dato mandato di predisporre un piano di razionalizzazione che ad oggi consiste solo nel verificare se c’è la possibilità di locare o cedere parte del patrimonio immobiliare. A tale scopo, nei prossimi giorni sarà pubblicato un semplice avviso di manifestazione d’interesse che riguarda sia gli immobili siti a Pescara sia quelli siti a Chieti”. Testa ribatte: “Non c’è ancora alcuna decisione definitiva e questo avviso va letto come una ricognizione del mercato immobiliare per comprendere quali siano le reali soluzioni a disposizione della Camera di Commercio per adeguarsi al dettato normativo”. “Sicuramente, – ha già puntualizzato Strever – però, la sede secondaria di Pescara, prevista nel decreto istitutivo ministeriale, non è in discussione. La Camera di Commercio avrà sempre una sede nel capoluogo adriatico dove continuerà a erogare i propri servizi e non farà mancare il sostegno e la presenza nelle attività e negli eventi di propria competenza”.