Oltre cento trasferimenti, di personale impiegato nei vari settori della Regione Abruzzo, non concertati e condivisi: la denuncia è della Cisl FP.
Il sindacato è tornato a denunciare ‘l’inadeguatezza dei processi di riorganizzazione adottati per alcuni dipartimenti della Regione Abruzzo’.
“Un percorso tracciato in piena solitudine, da parte della tecno struttura, senza il coinvolgimento dei dirigenti, dei dipendenti e delle parti sociali, nella presunzione che la riorganizzazione potesse procedere più speditamente – sottolinea in una nota il segretario Cisl FP Vincenzo Traniello.- Il risultato del mancato coinvolgimento dei protagonisti nel processo di cambiamento sta producendo una disarticolazione della struttura regionale e un forte disorientamento tra i dipendenti e l’utenza che, con l’accentramento di alcuni servizi sulla città di Pescara, subirà forti disservizi”
Un piano di riorganizzazione che secondo il sindacato comporterà ‘la spoliazione degli uffici periferici regionali in controtendenza rispetto ad una pubblica amministrazione che deve puntare al decentramento dei servizi e che deve essere sempre più vicina ai cittadini e alle aziende del territorio’. Sollecitato un immediato e risolutivo incontro col Presidente D’Alfonso.