Unioni Civili: a Pescara il registro c’è

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E’ il giorno dell’approvazione, in Consiglio Comunale a Pescara, del registro delle Unioni Civili, dopo una discussione fiume iniziata diversi giorni fa.

Bloccata da centinaia di emendamenti del centrodestra, la delibera è tornata oggi in Consiglio. Pareri decisamente diversi e opposti tra i vari consiglieri comunali, anche all’interno della stessa maggioranza. La proposta è stata presentata da Daniela Santroni di Sel con altri 14 consiglieri.

“Si tratta di riconoscere diritti banali a tutti – dice Daniela Santroni –  alle coppie etero come omosessuali: dalla possibilità di assistere il proprio caro nelle case di riposo e negli ospedali, come il diritto alla casa. Insomma, un atto di civiltà. Invitiamo tutti a festeggiare l’approvazione di questo importante strumento”.

Non la pensano così i consiglieri di centrodestra:

“Si pensi alle cose serie – dicono – Pescara ha bisogno di altro. Si tratta di uno strumento a cui nemmeno le coppie di fatto hanno scelto di aderire, perché sostanzialmente inutile, non essendoci una legge che regolamenti la materia, i regolamenti comunali non hanno valore”.

A votare contro anche Pignoli, Teodoro, Presutti e Bruno. E anche oggi, in Consiglio comunale, Alleanza Evangelica presente in aula per dire no al registro. Favorevole al registro, invece, il Movimento 5 Stelle.

La prima proposta di deliberazione per le unioni civili è avvenuta il 16 giugno 2005, e venne bocciata, poi venne ripresentata nel febbraio 2008 e la deliberazione venne approvata in Consiglio Comunale. Adesso la proposta di delibera sottoscritta da 14 consiglieri della maggioranza dovrebbe rendere operativo ed efficace il registro delle Unioni Civili approvato nel 2003, tramite alcune integrazioni al regolamento. In Consiglio comunale Alleanza Evangelica presente anche questa mattina in aula, dice no al registro.

Altro ordine del giorno di rilievo: l’istituzione dei parcheggi estivi lungo la strada parco. Anche in questo caso posizioni opposte da parte di maggioranza e opposizione. Ci sono spaccature nello stesso centrosinistra.