Sanità Abruzzo: uscita dal commissariamento a metà gennaio. Lo conferma l’assessore Paolucci che parla del futuro degli ospedali minori.
Sanità Abruzzo: uscita dal commissariamento a metà gennaio. Lo ha ufficializzato l’assessore alla pianificazione sanitaria Silvio Paolucci. Dal tavolo di monitoraggio a Roma svoltosi ieri arriva la definizione della riorganizzazione della rete ospedaliera . Tra un mese con l’uscita dal commissariamento si ridisegnerà la sanità abruzzese. Intanto l’assessore Paolucci ricorda che tredici pronto soccorso ed ospedali manterranno il loro rango. Dei sette ospedali di primo livello , con i quattro nosocomi dei capoluoghi di provincia con funzioni di secondo livello integrate fra loro a cui si aggiungono gli ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto, quattro di base e cioè Sulmona, Sant’Omero, Atri e Giulianova e due di zone disagiate che sono le strutture sanitarie di Castel di Sangro e Penne.Discorso a parte per la Asl unica che , come precisa l’assessore Paolucci, sarà una decisione che verrà affrontata probabilmente in primavera , dopo l’uscita dal commissariamento.
” L’assenso definitivo del Ministero della sanità – afferma l’assessore Paolucci – riconosce tredici ospedali e decreta l’uscita da commissariamento che di fatto porterà l’Abruzzo ad affrontare nuove sfide per garantire la qualità dei servizi sanitari e portare i livelli assistenziali sempre più verso gli standard europei e mondiali. Per quanto riguarda i punti nascita ,l’unico che potrò rientrare nel decreto della deroga per la montagna è Sulmona. Sugli altri abbiamo già i parerti dei tecnici che non credo possano essere ribaltati” .