“Le famiglie dei malati oncologici gravi hanno tempo fino al 30 settembre per presentare le domande per il rimborso delle spese sostenute per raggiungere e soggiornare nei luoghi di cura”. Lo ricorda il consigliere regionale e capogruppo Lega, Pietro Quaresimale. Pettinari segnala errori nel bando.
“I contributi, fissati fino a un massimo di 3000 euro l’anno a famiglia, – precisa Quaresimale – coprono le spese di viaggio, vitto e alloggio sia per il malato che per l’accompagnatore. Hanno priorità di accesso ai rimborsi le famiglie che non hanno alcun reddito e quelle il cui componente affetto dalla patologia sia privo di reddito o abbia perso il posto di lavoro. Vengono rimborsate anche le spese sostenute per prestazioni presso strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate ubicate fuori dalla Regione Abruzzo”.
Le istanze possono essere presentate dallo stesso paziente o da un familiare che lo rappresenta o dall’amministratore di sostegno, al Servizio Sanitario Territoriale della Asl in cui ricade il proprio comune di residenza.
“Diamo seguito a una norma di grande giustizia sociale – dice infine il capogruppo – Abbiamo ascoltato l’appello di tante famiglie costrette quasi alla miseria pur di garantire cure dignitose e continuate al proprio familiare malato. Ci impegneremo a mantenere costantemente aggiornato il fondo e a dare seguito a nuove iniziative che possano alleviare le pene dei cittadini più fragili del nostro territorio”.
Prontamente segnalato dal Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari l’errore relativo alla diffusione del bando per la presentazione delle istanze d’accesso ai contributi di rimborso per i malati oncologici, trapiantati e in attesa di trapianto, come previsto dalla legge regionale n.42 del 2019 “Interventi in favore delle famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo familiare un componente affetto da grave patologia oncologica o sottoposto a trapianto”.
“La legge e il regolamento attuativo stabiliscono – spiega Pettinari- che l’avviso per la presentazione delle domande deve essere predisposto dal Servizio della Giunta Regionale competente in materia di Politiche Sociali, in conformità all’impianto normativo approvato. Il link per la presentazione delle domande, presente a intermittenza sul portale della AUSL, quindi, non era corretto e non si capisce perché sia apparso. A seguito della mia segnalazione abbiamo ottenuto una pronta risposta sia da Regione Abruzzo, che si è attivata per sanare l’errore, sia dalla Asl che ci ha comunicato che provvederà alla soluzione del problema. Si rischia che i cittadini che sono stati indotti in errore a presentare domanda alla Asl potrebbero vederla non accolta perché l’azienda sanitaria non è l’ente preposto a riceverla”