Ospedale Lanciano: reparto in tilt. La chirurgia al collasso dopo la chiusura del presidio di Atessa.
Bombole di ossigeno nei corridoi, pavimenti in amianto , mancanza di prese per l’ossigeno sui letti del reparto di Chirurgia ed Urologia all’ospedale Renzetti di Lanciano a cui si uniscono altri problemi come la presenza di un solo ascensore per il trasporto dei pasti per i malati. Criticità da risolvere che vengono sollecitate alla Asl di Chieti-lanciano Vasto.i nove medici e il primario e i venticinque paramedici sono costretti a lavorare in un ambiente che definiscono ” indecoroso” sia da un punto di vista professionale che umano. Lo scorso anno , nonostante le carenze lamentate , sono stati effettuati 51 interventi in laparoscopia a persone malate di tumore. A questi si aggiungono i numerosi interventi chirurgici eseguiti con la tecnica tradizionale. Dal 2006 ad oggi solo per i tumori al colon sono state operate oltre 500 pazienti. Il bacino di utenza si aggira sulle 180 mila persone. La chiusura degli altri ospedali sta creando liste di attesa e ingolfando il lavoro dei medici e degli operatori sanitari. Al già difficile habitat in cui si muovono quotidianamente ora devono aggiungere un aumento della mole di lavoro e i ritmi stanno diventando insostenibili. Anche il Tribunale dei diritti del malato porta avanti da tempo la battaglia per migliorare le condizioni sia dei pazienti che di chi si occupa di loro e sollecita ” interventi e soluzioni immediate e non di chiacchiere”.