Parte dall’ospedale di Avezzano, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani, il piano anti-infezioni.
La corretta igiene delle mani in ospedale, da parte degli operatori sanitari, riduce del 40% le infezioni ospedaliere che in Italia provocano dai 5.000 ai 7.000 decessi l’anno e circa 500 milioni di euro l’anno di costi sanitari dovuti a prolungamenti di degenze e a prestazioni aggiuntive nell’assistenza. Da questo dato e’ partito l’ospedale di Avezzano per lanciare un’operazione, con pochi casi analoghi in regione, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra oggi. Un’iniziativa, avviata un mese fa, presentata ieri nella sala riunioni dell’ospedale marsicano alla presenza, tra gli altri, del manager della Asl, Rinaldo Tordera, del direttore sanitario aziendale Teresa Colizza e del direttore di presidio Lora Cipollone che ha ideato e organizzato il piano anti-infezioni, rivolto principalmente agli operatori sanitari dell’ospedale (medici, specializzandi, infermieri ecc.) ma che riguardera’ anche i familiari che ogni giorno frequentano l’ospedale per incontrare i propri cari ricoverati. In ciascuna stanza di degenza dei reparti, gia’ nelle settimane scorse, sono stati collocati erogatori disinfettanti, con l’ illustrazione della corretta procedura da adottare per il lavaggio delle mani. Si tratta di oltre 200 punti-igiene, distribuiti tra 22 reparti, che ogni operatore sanitario dell’ospedale potra’ utilizzare ogni qualvolta avra’ contatti tattili con i ricoverati. Un lavaggio della mani sistematico, insomma, che entrera’ nelle abitudini di medici e del personale sanitario con i diversi profili e che sara’ soggetto periodicamente a monitoraggio, da compiere a fine turno o durante le attivita’ di assistenza, tramite tamponi sulla superficie delle mani; il successivo esame microbiologico delle colture che si svilupperanno servira’ a l’individuare i germi patogeni potenzialmente trasmissibili ad altri degenti. “Tali verifiche”, precisa la Cipollone, direttrice sanitaria dell’ospedale di Avezzano “non hanno alcun intento ‘punitivo’ e verranno compiute esclusivamente per migliorare l’attivita’ di assistenza, contribuire a sviluppare consapevolezza dell’importanza dell’igiene e, soprattutto, a ulteriore garanzia della sicurezza dei ricoverati”. Tra l’altro il personale sanitario portera’ sulla divisa di lavoro delle spillette recanti la scritta ‘La sicurezza comincia qui’, un ulteriore veicolo per promuovere la diffusione della pratica. L’intera operazione, avviata all’insegna dell’igiene, sara’ soggetta e verifiche durante tutto l’anno con frequenti incontri, supportati da immagini, per rendere immediato e visibile il rischio dovuto all’eventuale inosservanza delle regole igieniche. L’introduzione del lavaggio delle mani, come detto, interessera’ anche i congiunti che visitano ogni giorno i degenti all’interno del presidio: costoro, lungo i corridoi – fa sapere la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila – avranno a disposizione erogatori di disinfettante da utilizzare al termine delle visite in ospedale. Per contribuire a promuovere una ‘cultura’ dell’igiene delle mani sono state stampate 10.000 brochure, da distribuire, nel corso dell’anno, nelle sale d’aspetto e in altri spazi comuni del presidio e realizzati poster divulgativi, affissi in numerosi punti dell’ospedale. L’anno prossimo, sempre il 5 maggio, verra’ organizzata una giornata-evento sull’attivita’ svolta e sui risultati conseguiti.
Mani pulite, ma non troppo: Ecco cosa ha detto la Bocca della Verità, centinaia di persone nelle postazioni allestite dalla Asl a Chieti, Lanciano, Ortona e Vasto.
Basta un poco di… fluoresceina per capire se le nostre mani sono davvero pulite. E’ stata una sorpresa scoprire quanti microbi si annidano in mani lavate, anche da poco, per le centinaia di persone che hanno infilato la mano nei totem a forma di “Bocca della verità” allestiti questa mattina negli ospedali di Chieti, Lanciano, Ortona e Vasto dal Gruppo operativo del Comitato per la lotta alle infezioni ospedaliere (Cio) della Asl. Una volta poste le mani sotto la lampada a raggi ultravioletti, sono venute fuori le “magagne”. Soprattutto sul dorso erano evidenti le zone più scure, meno igienizzate, a causa di un lavaggio frettoloso. Potrebbe sembrare un problema relativo, in realtà “il lavaggio delle mani – spiega Arturo Di Girolamo, referente infettivologo del gruppo operativo Cio – si è dimostrato una delle pratiche più efficaci per la riduzione delle infezioni correlate all’assistenza, infezioni che colpiscono fino al 7%, e a volte anche oltre, i malati ricoverati nelle strutture pubbliche e private”.
I medici e le infermiere del Cio hanno indossato le magliette colorate con le loro mani (letteralmente) dai bambini della Clinica pediatrica di Chieti e hanno accolto grandi e piccoli, spiegando i metodi più corretti per il lavaggio con l’acqua o con gli appositi gel e soluzioni alcoliche. Anche gli ospiti della Pediatria di Lanciano hanno realizzato un bellissimo cartellone. I bimbi in visita nei quattro ospedali hanno avuto a disposizione matite, colori e carta per esprimere i loro pensieri sul tema della giornata.
La data non è stata scelta a caso: in tutto il mondo oggi si celebra la Giornata mondiale per l’igiene delle mani, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Il Gruppo operativo del Cio, coordinato da Ines Bianco, ha promosso l’iniziativa insieme al Gruppo delle infermiere specialiste del rischio infettivo della Asl, coordinate da Mariantonietta Pompeo e Filomena Silverj. L’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti è inserita nel programma “Cleaner care is safer care” dell’Oms per la promozione di cure pulite e sicure.