Aumentano i contagi come il numero dei ricoveri, in particolare nelle terapie intensive dove i pazienti, in una settimana, sono raddoppiati da 6 a 12. Il virologo Fazii: l’impennata a Natale, con casi, seppur rari, di chi contrae nello stesso tempo, anche l’influenza
Sono 14 i decessi. I numeri del bollettino settimanale di ieri tornano a intimorire: nella nostra regione, 6.801 nuovi contagi di cui 1.128 reinfezioni. In sette giorni i casi sono cresciuti quasi del 15%, in un mese del 42%. Il direttore dell’U.O.C. di virologia e microbiologia dell’ospedale di Pescara, Paolo Fazii, spiega che l’abbandono di abitudini quali le mascherine, il distanziamento, il freddo ha aumentato la possibilità di contagio di una variante già molto infettante di per sé. Fazii invita alla vaccinazione soprattutto dei più fragili e a fare comunque attenzione anche se il virus va depotenziandosi. Non è escluso, però l’arrivo di altre varianti più patogene. L’impennata dei contagi, potrebbe esserci a Natale, e seppure rari, ci sono casi di chi contrae Covid e influenza nello stesso tempo, una influenza che è ritenuta particolarmente dura e che interessa in particolare i bambini. C’è poi un altro problema: come distinguere il Covid dall’influenza? Fazii risponde che all’inizio i sintomi sono simili, dunque non c’è altra scelta che il tampone. In attesa di un nuovo vaccino più performante, dobbiamo continuare a convivere con il Covid, con prevenzione o cure adeguate. Il virologo spiega che se il virus potrà diventare poco più che un raffreddore, prima di due anni, probabilmente, non ce ne libereremo. Si temono altri salti di specie, aggiunge Fazii, dipende molto dai nostri comportamenti e dal rispetto che abbiamo di noi stessi e dell’ambiente circostante.