La situazione nell’Ospedale di Penne è drammatica. Lo denuncia in una nota il Segretario regionale FIALS Gabriele Pasqualone
“Ogni giorno si presentano per essere visitati sempre più cittadini, ma non sanno che i posti letto per poi essere eventualmente ricoverati non ci sono. Al Pronto soccorso, infatti, si presentano tanti cittadini che, avendo un problema e avendo visto sulla App dell’azienda ASL di Pescara -dove compaiono i tempi di attesa dei tre Pronto soccorso- che a Penne ci sono meno cittadini in attesa, scelgono Penne. Non sanno però che non ci sono più i posti letto di una volta e quindi, visitati dal medico e stabilito che necessitano di ricovero, l’unico reparto è quello di Medicina. Questo perché l’altro, di Afo chirurgia, è programmato per gli interventi e quindi è difficile, se non impossibile, trovare posti letto. Accade quindi che l’unica soluzione è il trasferimento a Pescara. Questa è una cosa assurda, fuori da ogni regola e logica. Aggiungiamo poi che molte volte i pazienti non possono essere trasferito a Pescara perché non ci sono posti nemmeno a Pescara. Se rimangono a Penne vengono “appoggiati” presso un pre-triage che però è senza condizionamento e in questi giorni il caldo è terribile. I locali non hanno neanche finestre grandi e adeguate, ma solo finestre piccole e potete ben immaginare che tipo di assistenza possano ricevere”.
“Attualmente nel reparto di Medicina, a fronte di stanze con tre letti previsti, assistiamo al raddoppio dei letti sino a sei ed oltre. Inoltre se dal Pronto soccorso si invia un paziente “infetto” questo viene trasferito nell’unico reparto che accoglie i pazienti ovvero sempre in Medicina e non in un reparto dove possa essere messi in isolamento per la sua e l’altrui sicurezza.
In sostanza l’unico reparto che “assorbe” tutte le richieste è quello di Medicina. Un reparto dove vi è da tempo carenza di personale, a partire dai Medici. Il personale presente ha un carico di lavoro veramente pesante visto l’enorme afflusso di ricoveri. Poi nel reparto assistiamo anche a problematiche del tipo della carenza di biancheria. Il più delle volte gli OSS si devono fermare a rifare i letti perché già a metà mattinata non c’è biancheria a disposizione. Biancheria che arriva in Ospedale non in modo regolare ma soprattutto non in numeri tali da garantire i ricambi”.
“Questa situazione drammatica potrebbe agilmente essere tamponata con la riapertura del reparto di ex geriatria ubicato al piano di sopra e così riattivare quei posti letto per far fronte alla situazione.
E’ inutile avere un Pronto soccorso che può dare risposte parziali e che poi è costretto a ricovera a Pescara. È una situazione che la Fials da tempo e numerose volte ha segnalato e ha più volte sollecitato con incontri, con lettere, con telefonate, ma senza mai riuscire a raggiungere l’obiettivo di sistematizzare il Pronto soccorso e le sue attività”.
Chiediamo provvedimenti urgenti quali:
– riaprire i posti letto nell’ex geriatria per far fronte immediatamente a tutte quelle persone che vanno in pronto soccorso a Penne ed hanno poi bisogno di ricovero
– fare in modo che i pazienti, una volta venuti a Penne, possano avere una assistenza adeguata. Questo significa che ci deve essere un radiologo reperibile per la notte e con presenza attiva dalle 8 alle 20, La reperibilità notturna consente di effettuare a Penne esami che, altrimenti, devono essere fatti a Pescara. Quando questo accade paziente e personale, con una ambulanza, devono andare a Pescara. Se il caso lo richiede in Ambulanza è presente anche un Medico che così viene “sottratto” al reparto per ore e ore e tutto questo con costi di personale e mezzi facilmente immaginabili.
– riattivare i servizi di Urologia e Neurologia, indispensabili per le consulenze del Pronto soccorso.