I dati nazionali e e regionali rilasciati di recente dall’Inail confermano una crescente preoccupazione legata agli effetti del Covid non solo sull’aspetto sanitario ma anche sul lavoro: da gennaio 2020 a marzo 2022 infortuni in crescita in Abruzzo, le donne le più colpite e 32 le vittime
E’ il segretario Regionale Cgil Abruzzo e Molise, Franco Spina, a delineare la situazione attuale che, in base ai dati ufficiali è destinata a peggiorare. Sono state 4.655 le denunce in Abruzzo di infortuni Covid in questi due anni. Eh sì, tiene a precisare Spina, perché il Covid è un “infortunio in piena regola”. La fascia più colpita è quella tra i 35 e i 64 anni.
“Le conseguenze del Covid sono spesso pesanti e sottovalutate, – dice Spina – eppure gli infortuni da Coronavirus rappresentano una triste realtà”. Non bisogna abbassare la guardia e circa la ventilata proroga da parte del Governo sull’utilizzo della mascherina obbligatoria nei luoghi di lavoro (dal primo luglio non è più previsto l’obbligo), Spina afferma che nonostante le difficoltà, bisogna pensare alla salute dei lavoratori per evitare ulteriori contagi, anche utilizzando la Ffp2. Domani ci sarà un incontro importante con il Governo al quale parteciperanno anche i sindacate. L’esponente della CGIL, infine, afferma che ora più che mai bisogna intervenire sul Sistema Sanitario Nazionale, con una riorganizzazione qualificata e vera guardando al fabbisogno dei lavoratori.