I medici del Nucleo di Cure Primarie sono sul piede di guerra nonostante le rassicurazioni del manager Asl Ferdinando Romano che ha garantito che ciò non accadrà
I sindacati però sono di parere diverso e ribadiscono il rischio reale perché per loro non ci sarebbe la volontà di rimpiazzare i medici andati in pensione. Ovviamente la chiusura dei Nuclei comporterebbe gravi problemi nella qualità dell’assistenza oltre a drastiche riduzioni di orari che potrebbero comportare la perdita di posti di lavoro. La Regione di recente ha negato il subentro condannando i Nuclei alla morte per esaurimento del personale. Ci sarebbe una indisponibilità economica ma incomprensibile per i medici e per i sindacati. Le altre Asl, sostengono i sindacati, continuano a rimpiazzare i pensionati e gli unici penalizzati restano i cittadini dell’Aquila. Mentre si pensa alle Case di Comunità e si stanno individuando le sedi è illogico non sostenere le associazioni mediche. Medici e sindacati hanno annunciato iniziative e azioni di lotta per difendere la medicina territoriale.
Vito Albano segretario provinciale Fimmg federazione medici di medicina generale dice che prendono atto della disponibilità del Manager ma sono otto mesi che portano avanti una trattativa senza soluzione.