In Italia circa 1 milione e 200 mila persone sono affette da glaucoma, una patologia degenerativa della vista che nel mondo è la seconda causa di disabilità visiva e cecità.
Per ribadire l’importanza della prevenzione e dell’informazione, dal 6 al 12 marzo ricorre la settimana mondiale del glaucoma con visite gratuite in molte città. Una patologia silente che in Abruzzo colpisce 80/90 mila persone e in cui, per il professor Leonardo Mastropasqua, direttore del Cnat (centro nazionale di alta tecnologia in Oftalmologia di Chieti, la tempestività è fondamentale.
«Il glaucoma è una malattia subdola che colpisce il 3/4% della popolazione e che viene anche definita come “il ladro silenzioso della vista”», ha sottolineato il professor Mastropasqua, direttore del Cnat dell’ospedale Santissima annunziata di Chieti e professore ordinario di Oftalmologia dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. «Alla base c’è un aumento di pressione sanguigna dentro l’occhio che ammazza le fibre del nervo ottico che non possono essere più salvate. Ma il glaucoma si lega anche allo spessore della cornea, per cui oltre al controllo della pressione è necessario effettuare una pachimetria, che è proprio la misurazione dello spessore corneale.
Il glaucoma ha inoltre una base ereditaria ed è connesso all’età: più si va avanti e più è alto il rischio di svilupparlo. Le cure sono fondamentalmente la terapia medica, che serve a tenere sotto controllo la pressione, poi la terapia laser, che è intermedia, e infine la terapia chirurgica, che si attua quando non si riesce più a tenere sotto controllo la pressione oculare e il paziente va operato. In questa patologia la tempestività chirurgica è fondamentale, perché a differenza della cataratta, che anche se si opera con ritardo non crea problemi alla vista del paziente, nel glaucoma il fattore tempo è fondamentale, perché tutto ciò che si perde non può essere più recuperato.»