Sit-in di protesta, stamani a Pescara, sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanità dei 40 operatori socio sanitari (Oss) della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, licenziati dall’Azienda sanitaria con una mail inviata il 30 aprile scorso
Manifestazione degli operatori socio sanitari che hanno lavorato per la Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti e che il 30 aprile scorso non si sono visti rinnovare il contratto: una rappresentanza degli Oss ha inscenato un sit-in sotto alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità a Pescara; presenti anche il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo Francesco Taglieri del M5S e il consigliere regionale pentastellato, Pietro Smargiassi che hanno incontrato, insieme ad una una delegazione di lavoratori, l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.
Concetta e Francesca, due Oss spiegano: “abbiamo ricevuto una mail il 30 aprile alle 11.30 con cui ci veniva riferito che i
contratti scadevano. Era stato detto che neanche agli interinali sarebbero stati sospesi e invece oggi siamo senza lavoro. Siamo in 40 ad aver lavorato nel periodo della pandemia fra i presidi sanitari di Lanciano, Vasto e Chieti”. “L’assessore – ha detto il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Taglieri – ha preso un impegno che la prossima settimana porterà al tavolo ma è un impegno che purtroppo non potrà essere rispettato. Purtroppo la morsa di quelli che sono i tetti di spesa dei 107 milioni di euro di disavanzo che alla fine della pandemia comincia ad avere il suo peso. Ci troviamo in una situazione che non vedrà il rinnovo di questi lavoratori perché ce ne saranno tanti altri cui non verrà rinnovato il contratto. Questo il vero problema anche perché la propaganda non ha più spazi. Le chiacchiere del passato si scontrano oggi con la dura realtà. Saranno diversi gli eroi che da qui a breve torneranno a casa senza lavoro”.