Ritornare alla cura dopo l’emergenza sanitaria del Covid. Come? Informando i cittadini rispetto al tema della salute ma anche promuovendo quei comportamenti che migliorano la qualità della vita
E’ la strategia che la Regione Abruzzo ha messo a punto per definire le priorità e coordinare le iniziative comunicative per tutta la durata del Piano di prevenzione 2021-2025, progettando anche le aree di intervento. E’ stato il tema di un incontro che si è svolto a Pescara a cui hanno partecipato amministratori regionali, dirigenti e addetti ai lavori. Del resto fare conoscere quello che si intende fare e si fa per la salute accresce la fiducia dei cittadini. “La prevenzione è rivolta a persone sane, ma anche a chi è già portatore di malattie. L’intervento diagnostico precoce aiuta salvare la vita, ma anche a contenere i costi della sanità”, così Franco Caracciolo, dirigente Medicina territoriale e Giuseppe Bucciarelli, dirigente del servizio Sanità veterinaria e Sicurezza alimenti nel presentare il Piano prevenzione Regione Abruzzo 2021-2025.
La presentazione è avvenuta nell’ambito del convegno “Prevenzione e Salute: la Regione informa”, svoltasi a Pescara all’auditorium Petruzzi. “Gli obiettivi sono: corretti stili di vita, l’educazione alimentare, l’informazione ai consumatori, fino ad arrivare agli aspetti più prettamente sanitari”, ha detto l’assessore alla Salute, Famiglia e Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì. “Il Piano regionale, recependo l’orientamento del Piano nazionale, opera quattro azioni trasversali di sistema. Particolare attenzione”, continua Verì, “viene riservata agli screening oncologici, l’identificazione dei soggetti a rischio eredo-familiare del tumore alla mammella, l’individuazione precoce dei problemi di sviluppo o di segnali di disagio nel bambino e il potenziamento programmi contro le dipendenze. È prevista la costituzione della rete regionale delle scuole che promuovono salute. La consapevolezza nella popolazione dell’uso degli antibiotici, nuovi screening per l’Hiv e malattie sessualmente trasmissibili; l’introduzione di modelli per ridurre l’impatto ambientale della filiera agricola e zootecnica. La collaborazione con le Università di Chieti-Pescara e dell’Aquila per percorsi formativi per laureati in ‘Scienze motorie’ e i laureati magistrali in “Attività motoria preventiva e adattata” per il progetto su rete territoriale delle “palestre della salute” e delle “palestre sicure”. 90 milioni di euro destinati alla realizzazione di “ospedali di comunità”, “case della comunità” e centrali operative territoriali.