Sanità Abruzzo: ok all’uscita dal commissariamento dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi.prossimo appuntamento importante l’11 novembre.
La procedura di uscita dal commissariamento della sanità è stata esaminata nel corso della riunione tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti , il Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci. L’11 dicembre la Regione sarà chiamata all’ultima verifica al tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanità .
Intanto l’assessore Paolucci parla di un super manager Asl e 5 centrali della salute in Abruzzo. Il piano di coordinamento darà un ruolo anche all’Agenzia sanitaria regionale .Le quattro Asl saranno, infatti , sostituite da un’unica azienda sanitaria regionale. Con loro scompariranno anche manager, direttori amministrativi e direttori sanitari, figure previste soltanto al vertice della super Asl abruzzese.
I punti salienti della riforma sanitaria abruzzese , che dovrebbe vedere la luce nel 2017, saranno portati all’attenzione dell’ esecutivo regionale per gli ultimi aggiustamenti prima dei passaggi in consiglio regionale. L’assessore Paolucci parla di una svolta e precisa che ciò che può valere a prima vista come l’ennesima spending review è , invece, investimento di risorse che si libereranno nel corso dell’operazione di riforma. Gli ospedali ritorneranno al loro ruolo essenziale, il contrasto delle patologie nel loro momento acuto, mentre sul territorio sono previsti tutti i servizi che oggi sono in parte inesistenti e per il resto contribuiscono a intasare i presidi ospedalieri.
“Allo stato attuale non è possibile -spiega l’assessore Paolucci – capire a quanto ammonterà il risparmio perché gli studi sono appena partiti, ma il 10% equivarrebbe già a una massa notevole date le cifre in gioco. In realtà, non trattandosi di tagli lineari, ma appunto di minore spesa in ragione di meccanismi di gestione assolutamente diversi, il calcolo andrebbe fatto su singole voci. Per esempio, i soli ospedali pubblici assorbono oltre un miliardo di euro. I tempi della riforma dipendono da fattori che oggi in Regione non si è in grado di fissare. La previsione è per ora elastica, da 12 a 24 mesi per la messa a regime. Un periodo che verrebbe gestito con il commissariamento della Asl e un trasferimento graduale di funzioni. Quelle amministrative sono in testa alla lista poiché fondamentali, ed è sufficiente capire che con la riforma vanno via quattro centrali di spesa in tutto autonome per gare d’appalto, approvvigionamento di materiali e acquisti di beni e servizi”.
sempre grave la asl