La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo auspica la revisione del piano demaniale di Ortona vigente dal 2011, che dovrà mirare alla conservazione integrale dei tratti di costa come quelli dunali nell’area della stazione di Tollo e alla regolamentazione di quelli già interessati da concessioni.
“La Soprintendenza si mette a disposizione dell’Amministrazione comunale – dichiara la soprintendente Rosaria Mencarelli. Il tratto di spiaggia limitrofo alla stazione di Tollo è una delle residuali zone prive di antropizzazione; per questo vi ha nidificato l’uccello fratino, come in aree quali Borsacchio, Cerrano, Marina di Vasto, Lecceta di Torino di Sangro.
“La massiva occupazione delle coste limitrofe- sostiene la Soprintendenza- ha già generato alterazione radicale dei cicli biologici naturali. Va, dunque, ripensato il turismo, evitando l’inserimento di piscine, pavimentazioni estese, opere di urbanizzazione, già massicciamente presenti sulla costa e senza logiche distributive razionali. Per l’ambito paesaggistico tra il fiume Foro e il lido Riccio – conclude la soprintendente Mencarelli – si dovrà pensare a programmi di tutela dell’habitat e di valorizzazione per mezzo di percorsi naturalistici, anche attrezzati, capaci di orientare il turismo verso frontiere alternative e sostenibili”.