Il Tar del Lazio ha accolto la sospensiva di Strada dei Parchi. La concessionaria delle autostrade di Lazio e Abruzzo A24 e A25 aveva presentato telematicamente, ieri sera, un ricorso davanti al Tar in risposta alla revoca anticipata in danno, cioè per inadempienze contrattuali, della concessione in scadenza nel 2030, decisa dal Consiglio dei ministri nella riunione di giovedì scorso
La Spa del gruppo industriale abruzzese Toto, con un documento di 94 pagine ha impugnato il decreto legge, il cui iter di conversione in legge inizierà la prossima settimana al Senato. I legali hanno chiesto la sospensiva adducendo diversi profili di incostituzionalità facendo una proiezione anche economica di questa decisione che potrebbe avere conseguenze per l’intero Gruppo, partendo dal dato che la holding che fa capo all’imprenditore abruzzese Carlo Toto costituisce l’8% del Pil dell’Abruzzo, in particolare alla luce dei circa 1700 dipendenti, di cui circa 800 impegnati in Sdp, concessionaria di due arterie che dalla mezzanotte di giovedì sono passate non senza problemi nelle mani di Anas. L’azienda di stato aveva operato fino al 2000, quando, complici anche difficoltà di bilancio, l’infrastruttura pubblica è stata messa sul mercato con un bando comunitario aggiudicato a Strada dei Parchi. Intanto, nell’ambito del complesso passaggio di consegne e del futuro delle due arterie, oggi la commissione Ambiente del Senato ascolterà prima gli stessi vertici di Strada dei Parchi, poi una delegazione di sindaci laziali e abruzzesi, da anni in prima linea contro il caro tariffe, e poi il Governo. Domani saranno ascoltati i sindacati preoccupati del futuro occupazionale.
“Non vogliamo stare in Paradiso a dispetto dei santi – ha detto il vicepresidente di Sdp, Mauro Fabris – ma non vogliamo neanche finire all’inferno che non meritiamo. Sappiamo che lo Stato vuole indietro l’infrastruttura per un piano di ristatalizzazione. Non faremo barricate, siamo disponili a trovare un’intesa, ma chiediamo che venga ristabilita la onorabilità e la reputazione di Sdp”.
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La nota congiunta il capogruppo di FdI in Consiglio regionale Guerino Testa e il segretario regionale del partito Etelwardo Sigismondi affermano:
<I timori manifestati da Fratelli d’Italia all’indomani della scelta del governo di revocare la concessione ad Autostrade dei Parchi, si stanno purtroppo concretizzando. La decisione del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto ministeriale con il quale è stata disposta la risoluzione per grave inadempimento dell’azienda concessionaria, dimostra che siamo di fronte al primo atto di un braccio di ferro giudiziario che potrebbe creare caos e confusione causando un grave danno agli utenti e ai cittadini abruzzesi delle aree interne. Si tratta di un epocale pasticcio burocratico che rischia di non avere precedenti anche in considerazione del fatto che, addirittura, l’Anas aveva già iniziato a prendere possesso dell’infrastruttura autostradale. La scelta del Tribunale amministrativo evidenzia quanta confusione e opacità ci siano intorno a questa situazione. Dal canto nostro, torniamo a ribadire la necessità di tutelare gli investimenti per la sicurezza dell’infrastruttura autostradale, l’economicità della tratta, i servizi agli utenti e ai residenti delle aree interne oltre alla certezza lavorativa per i dipendenti>.