«Un quadro desolante che certifica l’urgenza di un presidio fisso in Abruzzo, che si occupi del ciclo dell’acqua»
Con queste parole Sara Marcozzi, presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica, ha riassunto le tante criticità emerse dopo la prima riunione della stessa che ha avuto per oggetto la situazione legata alle sei società di gestione idrica in Abruzzo: Gsa, Aca, Saca, Ruzzo, Sasi e Cam.
«La società Cam si trova potenzialmente a rischio per il proprio futuro; Ruzzo Reti non poteva annunciare né garantire il taglio delle bollette del 10% comunicato pochi giorni fa; per avere tutti i dati contabili da ogni società di gestione, Ersi ha dovuto attendere fino a sei mesi. Questi sono, in estrema sintesi, i principali problemi emersi nella prima seduta della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo», ha dichiarato Sara Marcozzi. «La sola nota positiva riguarda i finanziamenti per la rete idrica che potrebbero garantire una diminuzione drastica delle perdite, con ristrutturazione e digitalizzazione. Tutte questioni su cui torneremo a fare chiarezza da qui ai prossimi sei mesi, il tempo di durata della Commissione».
Giovedì prossimo la Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica tornerà a riunirsi per ascoltare l’ingegnere idraulico dell’Ersi e analizzare un report patrimoniale e contabile delle sei società abruzzesi di gestione dell’acqua.