Esultano le associazioni ambientaliste per l’approvazione in via definitiva, stamani in Senato, della “Legge Salvamare”
La nuova norma permette ai pescatori che recuperano plastica in mare o nelle acque dolci di portarla in porto per lo smaltimento, senza essere denunciati per traffico illecito di rifiuti. Il Wwf “accoglie con favore la definitiva approvazione del ddl” e ricorda di essere stato “direttamente coinvolto sin dalle fasi iniziali”, portando avanti, “in sinergia con le
associazioni di categoria, una intensa attività di interlocuzione con le forze parlamentari e con il Governo”. Per il Wwf però “permangono serie lacune sulla gestione delle biomasse vegetali, perché non viene posto freno alla cattiva gestione della posidonia oceanica spiaggiata. Non si condivide, infine, la soppressione dell’art. 12 che introduceva importanti disposizioni in materia di prodotti che rilasciano microfibre”. Il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, ha commentato che “finalmente l’Italia si dota di uno strumento fondamentale nel contrasto al marine litter, rendendo i pescatori protagonisti attivi per liberare il mare dai rifiuti”.
Il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, ha espresso “soddisfazione” per il varo della legge, definita “un contributo per affrontare concretamente il problema dell’inquinamento da plastica e un segnale di attenzione verso la tutela del mare in generale”. Ha ricordato però che “l’Unione Europea, con la Strategia per la Biodiversità al 2030, ha fissato l’ambizioso obiettivo di raggiungere per la fine del decennio il 30% di aree tutelate anche a mare, oltre che a terra. In Italia siamo appena al 16%”.