Anche Chieti scenderà in strada per manifestare contro le politiche del Green Washing e per sensibilizzare la popolazione sui temi legati alla salvaguardia ambientale ed al rispetto del pianeta.
Gli attivisti del Fridays for Future Chieti hanno presentato il programma dello sciopero del 25 Marzo e dei giorni precedenti, in quella che viene presentata come la “Settimana del FridaysforFuture”. “Il catastrofico scenario climatico che stiamo vivendo è il risultato di secoli di sfruttamento e oppressione. Viviamo in un sistema nel quale le nazioni ricche sono responsabili del 92% delle emissioni globali e l’1% più ricco della popolazione è responsabile del doppio dell’inquinamento prodotto dal 50% più povero. I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza e non dovranno essere concessi sotto forma di prestiti bensì di finanziamenti, come un sostegno concreto a quelle comunità maggiormente colpite dalla crisi climatica” Afferma il direttivo del FFFChieti.
“Per questo Fridays non ci siamo voluti limitare all’organizzazione del solo 25 Marzo ma abbiamo elaborato una serie di momenti condivisi per preparaci al giorno dello sciopero” Così affermano le coordinatrici del Fridays Teatino, Rebecca Rossi ed Ottavia Cascini. “Gli eventi partiranno nel pomeriggio di domenica 20 marzo con un’assemblea pubblica presso la ex Pescheria di via Arniense. Terminata l’assemblea ci occuperemo della realizzazione dei cartelloni e degli striscioni per il corteo. Martedì 22 ci sposteremo a Chieti Scalo; in quella giornata consegneremo un albero all’Università D’Annunzio e, successivamente, realizzeremo un Clean Up all’interno delle aree universitarie. Mercoledì 23 ci occuperemo della riqualificazione della panchine Green presente alla Villa Comunale e, successivamente, ci sposteremo presso Tapaz, per un aperitivo vegano e ad impatto zero. Venerdì 25 sarà il giorno del corteo, che partirà da Piazza Garibaldi alle 9.30 e terminerà a Piazza Mazzini (Villa Comunale)” continua Rossi “Ovviamente tutti gli eventi sono aperti a tutti ed, anzi, invitiamo quante più persone a partecipare”. “Come associazione studentesca universitaria, 360 Gradi aderisce e promuove le attività del Fridays for Future Chieti. Anche il Campus Universitario sarà luogo di attivismo e lotta al fine di sensibilizzare quanti più studenti su un tema, quello della tutela ambientale, che ci coinvolge tutti” queste le dichiarazioni di Carmela Santulli, presidente di 360Gradi. Anche l’Unione degli Studenti Chieti aderisce alla protesta. “Come studenti abbiamo sempre rivendicato la necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo che metta al centro i territori, l’ecosistema e le persone, a partire dai luoghi della formazione dove far
crescere e coltivare saperi critici in grado, un domani, di affrontare la crisi climatica in ogni suo aspetto” dichiara Lorenzo Mennilli, coordinatore dell’UdS.
“I Gd hanno scelto convintamente di aderire al Fridays poiché lo scendere in piazza ed il chiedere azioni concrete sono atti politici ed è proprio dalla politica che deve arrivare la prima e più importante risposta alla questione ambientale” afferma Davide Teti, segretario dei Giovani Democratici Città di Chieti Vogliamo approfittare di questo momento per prendere una posizione nei confronti del conflitto che sta avendo luogo in Ucraina. come gruppo locale ma anche come movimento nazionale e globale, vogliamo schierarci contro ciò che sta accadendo, contro le guerre e la
violenza in ogni sua forma. nessuno esce vincitore da una guerra, ne usciamo tutti sconfitti e colpevoli. il nostro pensiero va a tutte le persone che stanno soffrendo, in Ucraina e in tutti
gli altri posti del mondo dove avvengono tuttora dei conflitti, e alle persone che vivono in Russia, ingiustamente perseguitate. Una vita umana è sempre una vita, a prescindere dal genere, dalla nazionalità, dall’orientamento sessuale, politico, religioso, e come tale va sempre rispettata. La libertà del singolo e quella della comunità di cui è membro, che sono l’una riflesso dell’altra, è un diritto e va protetta. Scenderemo in piazza non solo per presentare le nostre richieste ma per creare dei sistemi più ampi basati sul rispetto del nostro pianeta e dei suoi abitanti; dei sistemi che mettano al primo posto la cura delle persone e non il denaro. Nasce da qui l’hashtag rappresentativo dello sciopero globale: People not profit.